Si gioca Francia-Belgio: Mbappé-Hazard al bivio finale

Si gioca Francia-Belgio: Mbappé-Hazard al bivio finale
di Gianfranco Teotino
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Martedì 10 Luglio 2018, 09:30
Il Belgio ci crede. Non crede solo di poter battere la Francia. Crede proprio di poter vincere il Mondiale. Del resto, tutte le scelte effettuate in questo mese lo dimostrano. A partire dalla volontà di battere l’Inghilterra nell’ultima gara del girone, a qualificazione acquisita, pur sapendo così di infilarsi nella metà più dura del tabellone. Meglio incontrare il Brasile nei quarti, il succo del ragionamento, piuttosto che in finale, quando il peso della storia può essere più determinante. Finora è andato tutto bene, anzi benissimo. Del resto, il Belgio è la squadra attualmente in testa al ranking Fifa, viene da 24 partite senza sconfitte, qui cinque successi su cinque. Poco importa perciò che la Francia sia la nazionale con il valore di mercato più alto, oltre un miliardo. Il Belgio però non ha vinto niente, la Francia un Mondiale vent’anni fa e ha sfiorato l’Europeo appena due anni fa. Ecco perché parte lievemente favorita. I giocatori si conoscono tutti. E’ una sfida fra vicini di casa, fra amici costretti a essere nemici per una notte. Compagni di squadra nel Tottenham, nel Chelsea, nei Manchester, United e City, nel Paris St. Germain, nel Barcellona e nel Monaco, stasera avversari che inseguono la realizzazione di un sogno. Paesi confinanti e con molto in comune, anche se i belgi sono i carabinieri nelle barzellette dei francesi. Sulla panchina del Belgio, come assistente allenatore, c’è un campione del mondo 1998, una leggenda del calcio francese, Thierry Henry, migliore marcatore di sempre in nazionale. «Piacere di rivederlo» dice Deschamps, altro campione del mondo ’98, oggi ct sulla panchina giusta. 
L’AVVERSARIO HENRY
Non gli crede nessuno. Francia e Belgio sono state le migliori interpreti del calcio europeo che ha dominato il Mondiale. Un’Europa però aperta, in controtendenza rispetto a quella che in molti Paesi ha la tentazione di respingere chi bussa alle sue porte. Francia e Belgio sono multinazionali più che nazionali: 17 francesi su 23 sono figli di immigrati di prima generazione, mentre fra i Diavoli Rossi si trovano calciatori di origini congolesi, marocchine, maliane, kosovare, keniane, portoghesi, martinicane. La lingua comune è l’inglese, la lingua calcistica dominante della Premier League. In palio anche uno spicchio di Pallone d’oro: a disputarselo Griezmann e Mbappé da una parte, Hazard e De Bruyne dall’altra. Sarà una partita molto fisica. «Fondamentale vincere i duelli» avverte Deschamps, che non ritiene un problema non sapere quali giocatori schiererà e che sistema di gioco adotterà Martinez, il tattico per eccellenza di questi Mondiali: «Siamo pronti per qualsiasi variante». La Francia non ha segreti, rientra Matuidi, scontata la squalifica, gli altri sono gli stessi che hanno battuto l’Uruguay. Il Belgio dovrebbe tornare al 3-4-3, con Carrasco al posto dello squalificato Meunier, Fellaini confermato e Mertens ancora fuori. In tribuna sono annunciati sia Macron sia re Filippo con la regina Matilda. C’è chi scommette su una finale tutta monarchica fra Belgio e Inghilterra, come Spagna-Olanda nel 2010.

Probabili formazioni
FRANCIA (4-2-3-1): Lloris, Pavard,Varane, Umtiti, Hernandez; Kanté, Pogba; Mbappé, Griezmann, Matuidi;, Giroud. Ct: Deschamps.
BELGIO (3-4-2-1): Courtois; Alderweireld, Kompany, Vertonghen; Carrasco, Fellaini, Witsel, Chadli; de Bruyne, E. Hazard; Lukaku. Ct: Martinez.
Arbitro: Cunha (Uruguay)
Tv: ore 20, Canale 5
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