David Beckham, niente addio al calcio: fonderà una squadra tutta sua

David Beckham
di Giacomo Perra
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Mercoledì 30 Ottobre 2013, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 19:24

Pensionato a chi? Appese le scarpe al chiodo lo scorso maggio dopo aver disputato la sua ultima partita con la maglia del Paris Saint-Germain, David Beckham sembra proprio non avere alcuna voglia di abbandonare il mondo del calcio. Esclusa categoricamente l’ipotesi di un suo clamoroso ritorno in campo l’ex asso di Manchester United e Real Madrid potrebbe, però, ridiventare un assoluto protagonista del pallone nelle inedite vesti di proprietario di club.

Stando a quanto riferito dalla stampa inglese, infatti, lo “Spice boy” avrebbe intenzione di fondare una squadra da iscrivere alla Major League Soccer, il campionato professionistico americano. “Becks” avrebbe così deciso di far valere un’opzione inclusa nel contratto firmato nel 2007 con i Los Angeles Galaxy, società californiana con cui ha giocato fino al novembre del 2012 totalizzando 125 presenze e 20 reti, che gli offriva appunto l’opportunità di diventare il patron di un team della lega.

L’ex capitano della Nazionale inglese avrebbe individuato in Miami la città in cui far nascere la futura franchigia.

I soliti bene informati parlano di un investimento di 25 milioni di dollari che potrebbe essere condiviso da un socio. Di certo, Beckham sa di poter contare sul sostegno dei vertici dell’Mls: «Sappiamo che Miami è una delle piazze più appassionate di tutto il Nord America - ha affermato, come riporta il quotidiano britannico “The Guardian”, il vicepresidente esecutivo Dan Courtemanche -. Noi ci siamo incontrati con David e non vediamo l’ora che lui diventi il numero uno di una delle nostre formazioni».

Per ora, comunque, nulla è ancora deciso e si attende anche che l’Mls conceda a Beckham il nulla osta necessario per fare della città della Florida la sede della nuova squadra. Il torneo statunitense, che con il lancio del New York City Fc potrà vantare 20 partecipanti a partire dal 2015, tra l’altro, dovrebbe espandersi fino a diventare a 24 squadre entro il 2020. In ogni caso lo “Spice boy” non ha perso tempo e, da buon affarista qual è, si sarebbe già guardato attorno per trovare un partner. D’altronde, per colui che per tante volte è stato il calciatore più pagato del pianeta, il tempo non può che essere denaro.