Arbitri, Orsato, Valeri e Mazzoleni: il coraggio non è di rigore

Arbitri, Orsato, Valeri e Mazzoleni: il coraggio non è di rigore
di Roberto Avantaggiato
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Lunedì 7 Novembre 2016, 10:27 - Ultimo aggiornamento: 10:29
ROMA E' stato un turno di campionato con tanti internazionali in campo, ma al tirar delle somme l'utilizzo massiccio di tanti affidabili non ha dato i risultati auspicati. Tante le sbavature che, da Orsato a Valeri, sono state registrate ieri e l'altro ieri. L'arbitro di Schio, in un match da... serie B com'è stato Pescara-Empoli, incide sul risultato, non vedendo, alla mezz'ora del primo tempo, un fallo di mano in area toscana di Cosci sul risultato di 0-1 per l'Empoli. Fallo che era meritevole di essere punito con un calcio di rigore che avrebbe potuto rimettere in corso il Pescara. Trova più coraggio, ma non abbastanza, l'arbitro Valeri a Verona, che dirige bene nel complesso, fischia correttamente un calcio di rigore al Chievo per un fallo di Lichtsteiner su Pellissier (giusto il giallo e non il rosso perché l'attaccante veronese non stata andando diretto in porta), ma non trova lo spunto da fuoriclasse nel finale, quando un altro intervento, stavolta di Benatia su Spolli, avrebbe dovuto essere di nuovo punito con un calcio rigore. Ma per assegnare un penalty decisivo (avrebbe potuto dare il 2-2 alla squadra di Maran, giustamente infuriato alla fine) forse bisogna chiamarsi Collina. Una considerazione che coinvolge anche Mazzoleni, che a Palermo si guarda bene dal fischiare un rigore ai rosanero, che hanno ottimi motivi per arrabbiarsi, visto che nella stessa azione c'erano addirittura due falli da rigore. Il primo lo ha commesso Kucka su Nestorovski, il secondo, più netto, Paletta su Henrique. Eppure, Mazzoleni era proprio lì, chinato a guardare, ma chissà cosa.
Non è andata meglio, a dire il vero, anche ai non internazionali. Maresca a Sassuolo, si perde il fuorigioco di Gomez sul gol che apre la partita (e la indirizza verso il largo successo dell'Atalanta) e qualche dubbio c'è anche sull'intervento di Berisha, portiere della squadra bergamasca, in uscita su Defrel. Le immagini non chiariscono se il numero uno dell'Atalanta prenda prima il pallone o se prima colpisca anche la gamba dell'attaccante del Sassuolo, che finisce a terra.
In una giornata con tante ombre, una piccola luce l'accende il giovane Manganiello, che a Marassi dirige la sua seconda gara di serie A. L'arbitro di Pinerolo, che sembra essere in rampa di lancio per una promozione-lampo, ha diretto senza scivolate, in una partita, quella tra Genoa e Udinese, che era facile soltanto sulla carta. Un segnale che lascia sperare in un'inversione di tendenza del designatore Messina, che dimostra di settimana in settimana di non amare le giovani leve, o forse di volersi tenere buoni i senatori del suo gruppo, facendoli arbitrare quasi ogni domenica, a prescindere dal loro stato di forma o quanto combinano in mezzo al campo.