Anche il Subbuteo si inchina al selfie di Totti: il capitano finisce nella gallery di magie dell'artista Lee

Anche il Subbuteo si inchina al selfie di Totti: il capitano finisce nella gallery di magie dell'artista Lee
di Gianluca Cordella
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Mercoledì 14 Gennaio 2015, 17:39 - Ultimo aggiornamento: 17:56

Alle falde del Vesuvio vige la ferrea legge della statuina del Presepe: per ogni gesto spettacolare su un campo di calcio, c'è una personaggio che andrà a popolare improbabili rappresentazioni della natività, non importa se una settimana o undici mesi dopo. Così sui banchi di San Gregorio Armeno, nel corso degli anni, è stato tutto uno spuntare di icone partenopee, da Maradona a Cavani, fino al presidentissimo De Laurentiis. Tradizioni che si tramandano negli anni, si aprono alle novità dei tempi moderni e assumono nuove declinazioni.

Così accade, ad esempio, che un gesto mediaticamente forte – il selfie di Totti – sposi un gioco tradizionale – il Subbuteo – e faccia il giro del mondo grazie al luogo dove tutti si incontrano e chiacchierano: twitter. Praticamente la versione moderna degli affollati vicoli napoletani. Il resto lo ha fatto Terry Lee, artista specializzato nelle trasposizioni in chiave Subbuteo di tutto il bello che avviene sui campi di calcio. Non ultimo, appunto, il selfie del capitano della Roma, fedelmente riproposto dall'artista e pubblicato sulla pagina twitter Subbuteo-Art. Fedelissima la riproduzione del numero 10 giallorosso, dall'iPhone al “micro baffo” della Nike sui calzoncini.

Anche se la vera chicca, secondo noi, è la statuina del fotografo alle spalle di Totti, proprio come da rappresentazione “ufficiale”.

Spulciando tra le opere d'arte di Lee, però, si scoprono tutta una serie di chicche del calcio reale trasportate nel mondo del Subbuteo. Dal morso di Suarez a Chiellini ai Mondiali brasiliani fino al capolavoro di James Rodriguez, sempre a Brasile 2014, che gli è valso il premio per il gol più bello dell'anno. Ci sono le esultanze di Aguero, la lite tra Mourinho e Wenger, la marcatura un po' troppo stretta del cattivo Vinnie Jones su Gazza Gascoigne e persino il mitico scorpione di Higuita. Fino al capolavoro in rovesciata di Pelè in “Fuga per la vittoria”: praticamente la sintesi perfetta, tutte le realtà e le rappresentazioni del calcio racchiuse in una statuina grande come una monetina.

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