Bagalà, mister di primo livello per il Parioli
«Stiamo crescendo, ma l'Aniene è lontano»

Alessandro Bagalà
di Vincenzo D'Avino
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Venerdì 4 Novembre 2016, 16:44 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 21:25
Gioca e vince con la maglia del TC Parioli, e intanto si laurea “Allenatore di Calcio a 5 di primo livello”. Allessandro Bagalà si gode soprattutto l’ottimo inizio di campionato della sua squadra, terza in classifica e reduce dal convincente 7-2 casalingo rifilato al Cisterna. Il classe ’90 commenta così questa primissima parte di stagione: «Siamo un’ottima squadra e con il passare del tempo ci stiamo conoscendo sempre meglio. Il gruppo si è ormai formato e può contare su un allenatore molto preparato come Andrea De Fazi, che ha un gioco perfetto per noi. La rosa è giovane e ha tanto entusiasmo, siamo felici di ciò che stiamo facendo, ma non sorpresi, perché i risultati sono figli del lavoro. L’Aniene è di un alto pianeta ed è impensabile stare con loro. Credo che il primo posto sia già deciso, la lotta sarà dalla seconda posizione in giù. Noi, però, non facciamo progetti e pensiamo a una gara per volta. Per come siamo fatti, se pensiamo alla classifica, arrivano i guai. Io, personalmente, non la guardo: dobbiamo ragionare partita dopo partita, senza fare calcoli, ma scendendo sempre in campo per provare a vincere».

Oltre a giocare in prima squadra, Bagalà guida l’Under 21 e ricopre il ruolo di direttore tecnico del settore giovanile. Nel frattempo, la sua tesi sta riscuotendo grandi consensi: «Il lavoro è stato molto semplice e, probabilmente, è stato apprezzato proprio per la sua semplicità», commenta Alessandro. «È una delle prime tesi su questo sistema di gioco, ma nulla di eccezionale. Spero, però, che possa aiutare coloro che sono ancora alle prime armi. Il corso fatto a Coverciano mi ha fornito i mezzi per realizzarla, in più ho sfruttato l’aiuto di alcuni allenatori di alto livello. Il mio modello? Sicuramente Andrea De Fazi. Sono nato e cresciuto con lui, gli devo tutto. Ho avuto la fortuna di svolgere i corsi con Menichelli e anche lui, ovviamente, rappresenta un esempio da prendere in considerazione e, per quanto sia possibile, da imitare. Non è ancora il momento di fare previsioni: lavoro e basta, poi quello che arriverà sarà di guadagnato. Ora sono concentrato solamente sul Parioli, una società seria in cui mi trovo benissimo».
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