Al via il Milan di Inzaghi. Galliani promette:
«Obiettivo Champions, in arrivo un big»
Ma i tifosi si schierano con Barbara

Al via il Milan di Inzaghi. Galliani promette: «Obiettivo Champions, in arrivo un big» Ma i tifosi si schierano con Barbara
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Giovedì 10 Luglio 2014, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 19:35

Il piazzale davanti a Casa Milan si trasforma in curva da stadio per il vernissage della squadra rossonera, che a differenza degli ultimi anni non va in scena a Milanello ma di fronte alla nuova sede.

Con bandiere, striscioni, cori e fumogeni, circa due mila tifosi hanno salutato la squadra di Pippo Inzaghi che si è presentata al bagno di folla con in testa i due amministratori delegati, Adriano Galliani e Barbara Berlusconi, vestita con la maglietta rossonera. La squadra (che da stasera sarà in ritiro a Milanello) e i dirigenti hanno posato per una foto sulla scalinata prima di firmare autografi e stringere mani ai tifosi assiepati dietro le transenne. Tanti i cori scanditi dalla Curva Sud, in particolare per Inzaghi, che alle 18 terrà la sua prima conferenza stampa da allenatore del Milan. Gli ultrà hanno anche esposto uno striscione con un invito a riscattare la scorsa stagione: 'Un anno di rabbia, tornare grandi, tornare Milan'.

CURVA SUD CRITICA

Senza nominare né l'una né l'altro, la Curva Sud del Milan ha preso posizione rispetto ai due amministratori delegati del club rossonero schierandosi dalla parte di Barbara Berlusconi e criticando Adriano Galliani, a cui gli ultrà rimproverano fra l'altro l'acquisto di Matri, l'ingaggio di Seedorf e lo definiscono «un dirigente che dice che la società non ha soldi per il mercato e poi la ricatta chiedendo 60 milioni di buonuscita per lasciare».

«Ci sorprende - si legge in un volantino firmato Curva Sud distribuito davanti a Casa Milan durante la presentazione della squadra - che il presidente non abbia ancora sistemato definitivamente le situazioni societarie che durante la scorsa stagione hanno creato una guerra intestina tra chi vuole portare il cambiamento e le innovazioni all'interno del Milan e chi invece vuole continuare a portare avanti i propri interessi proseguendo su una linea che ci ha portati alla situazione attuale».

È facile intuire che si parli di Barbara Berlusconi e Adriano Galliani, criticato anche per le trattative per «parametri zero e giocatori mediocri», effettuate «con le solite facce, presidenti di squadre e procuratori vari (che si permettono oltretutto di criticare le persone che dirigono questa società)».

Gli ultrà definiscono anche «la società schiava di giocatori super pagati perchè arrivati a parametro zero, di cui non siamo più riusciti a liberarci», ma assicurano il proprio «sostegno alla nuova guida

di Pippo Inzaghi e al nuovo progetto di Casa Milan e tutto quello che gravita attorno».

LA PROMESSA DI GALLIANI

«L'anno scorso deve essere ricordato come una pausa, ma ora ricominciamo. Deve diventare il nostro claim. È doveroso tornare a qualificarsi in Champions League».

Sono le parole di Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, nel giorno del raduno della formazione rossonera. «Negli ultimi 15 anni, abbiamo fatto per 13 volte la Champions.

Ci manca tantissimo ed è la nostra vita. Dobbiamo tornarci assolutamente. L'entusiasmo di Filippo Inzaghi è incredibile. Ieri a Milanello ho sentito aria positiva. Credo che i risultati arriveranno», aggiunge.

«Casa Milan è stata un idea di Barbara Berlusconi che ha voluto fortemente e che è diventato un luogo centrale di Milan. È una piazza grandissima, più di quella del Duomo. Speriamo di far diventare questa piazza piena di gente e di tornare a vincere presto», dice ancora.

In tema di mercato, Galliani si è anche lasciato scappare una promessa: "Faremo un colpo", ha assicurato ai circa 3mila tifosi presenti.

«Il giudizio negativo di Prandelli su Balotelli? Polemizzare con le persone non serve a nulla, ognuno trae le proprie conclusioni e i propri giudizi e lo facciamo anche noi. Diciamo che non è stato elegantissimo il nostro ex ct, tutto qua». ha puntualizzato Galliani.

LE PAROLE DI INZAGHI

«Bisogna ricreare il Dna del Milan». Filippo Inzaghi comincia l'avventura da allenatore rossonero. «Bisogna ricreare la voglia di venire ad allenarsi con il sorriso a Milanello. Per tornare a vincere, bisogna ricreare un gruppo. In questo momento serve un gruppo con principi e rispetto dei tifosi. Davanti all'entusiasmo dei tifosi mi sono venuti i brividi, spero siano venuti anche ai miei giocatori», dice il tecnico nella conferenza di presentazione.

«Il primo ringraziamento va al presidente, a Galliani, a Barbara Berlusconi. Due anni fa, quando ho smesso di giocare, ho intrapreso questa strada sognando di arrivare un giorno ad allenare il Milan.

Forse nell'ultima stagione ci si è dimenticati cos'è il Milan: divento l'allenatore del club più titolato al mondo», aggiunge.

«Per me Balotelli è un patrimonio del calcio italiano e del Milan, è mio dovere valorizzarlo al massimo, può fare la differenza per noi»: lo ha detto Pippo Inzaghi, rivelando che l'attaccante «ha anche chiesto un preparatore atletico per l'ultima settimana di vacanza».

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