Gigi Datome è il "gigante del campetto", un fumetto che insegna i valori dello sport

Dialogo su sport, cultura, libri, diritti umani

Gigi Datome è il "gigante del campetto", un fumetto che insegna i valori dello sport
di Marino Petrelli
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Venerdì 28 Aprile 2023, 16:44 - Ultimo aggiornamento: 20:06

Il campetto è quel posto dove ognuno diventa qualcuno. Lo sanno bene Cesare e Gianna, compagni alle medie, che hanno il sogno di giocare a basket, ma al campetto sembra esserci posto per tutti tranne che per loro. Decidono quindi di andarci all'alba, quando la città ancora dorme, per allenarsi duramente. Sotto il canestro incontrano un gigante barbuto che diventa il loro compagno di squadra e amico. Grazie alla sua guida, i due amici scopriranno che per avere successo nello sport non basta sudare tra corse e flessioni: ci vogliono anche coraggio, empatia e fiducia nei propri compagni. Il gigante barbuto è Gigi Datome, stella del campionato italiano con la maglia dell’Olimpia Milano e questa volta in versione fumetto. “Il Gigante del campetto”, edito da Mondadori per Il Battello a Vapore, è un libro che si fa leggere ma vuole fare anche riflettere.Il tutto con la creatività di EXPlus, che renderà il fumetto interattivo avvicinando la copertina del libro al proprio smartphone. Non solo. Nella prima partita che l'Olimpia Milano giocherà in casa nei play off verranno distribuiti 13 mila volantini con la copertina del libro e un QR code per scaricare la Nft Card, sempre a cura di EXPlus, ed entrare nella fanbase di Datome e ricevere una copia numerata e autografata.

“Non è un romanzo o un giallo dal finale mozzafiato, ma un fumetto che vuole far divertire ma anche suscitare attenzione verso quel mondo nel quale molti ragazzi, come Cesare e Gianna, si trovano ovvero con il rischio di essere emarginati o peggio ancora bullizzati - esordisce Datome -.

Il campetto è un momento di inclusione di crescita e la figura di un “gigante” credo sia molto attuale anche nella vita reale, un riferimento adulto può aiutare i ragazzi di quella età. Se poi è un personaggio del mondo dello sport, come nel mio caso in questo fumetto, magari aiuta di più”. 

Con Datome non è mai banali su nessun argomento perchè lui stesso non si definisce “un filosofo, ma uno che riflette sulle cose della vita e mette a disposizione la sua esperienza verso gli altri”. Per questo motivo, aggiunge, “lo sport resta ancora un veicolo importantissimo di messaggi positivi. Certo, quanto accaduto ieri sera a Madrid con quella rissa post partita non aiuta, ma lo sport sano, e ce ne è molto in giro, porta al rispetto delle regole, dell’avversario, della sconfitta. Come si insegna ad accettare la sconfitta? E’ una cosa culturale, il discorso di Antetokounmpo di questi giorni è molto bello a proposito della sconfitta, del fallimento sportivo, del fatto che non sempre si può vincere ma bisogna accettarlo, anche per fare meglio in futuro”.

LE SCELTE DI VITA SPORTIVA E PRIVATA -. Qualche giorno, in occasione del 25 aprile, Datome ha postato sui suoi social la copertina del libro La Scelta di Walter Veltroni. Gli chiediamo quale è stata la sua scelta più importante, o quella più difficile, in ambito sportivo e in quello di vita. “In ambito sportivo sicuramente quando ho deciso di restare a Roma un altro anno a giocare nella Virtus quando tutti dicevano che sarebbe stato meglio andar via. Fu una bellissima stagione, resto sempre orgoglioso di quella scelta - racconta il giocatore dell’Olimpia Milano -. Lasciare il Fenerbahce è stata invece una scelta difficile perchè tutti sanno quanto mi trovassi bene a Istanbul. Le scelte di vita ritengo di averle fatte tutte giuste fino adesso, la più bella è stata quella di sposare Chiara (Pastore, anche lei giocatrice di pallacanestro, ndr) dopo anni di fidanzamento e avere avuto Gaia che mi ha riconosciuto sulla copertina del fumetto e la cosa mi emoziona moltissimo”. 

E il libro che regalerebbe a Gianmarco Pozzecco in vista dei mondiali di agosto? “Gli ho recentemente regalato Niente Teste di cazzo. Lezioni di vita e di leadership - dice sorridendo Datome -. Non fate subito congetture sul titolo e sul personaggio, è una storia legata agli All Blacks e al loro straordinario legame con la maglia che indossano e con il popolo che rappresentano. E’ un libro che parla di lavoro di squadra, di coaching, di unità sportiva. Pozzecco ha ricevuto il fumetto, ma ne ha anche comprata una copia. Gli è piaciuto, potrebbe essere una buona lettura anche per sua figlia tra qualche anno perchè è un libro che secondo me può restare contemporaneo”. 

I MONDIALI, QUELLI ATTUALI E QUELLI DEL 2027 - Ci sarà ai Mondiali? “Mi piacerebbe molto. E’ stata una stagione molto dura, anche con infortuni e problemi fisici - spiega il “gigante barbuto” -. Però ne sto parlando con il Poz e non escludo questa eventualità”. E sui mondiali 2027 che si disputeranno in Qatar quale è la sua opinione, anche riguardo i diritti umani spesso violati da quelle parti? “Lo sport ormai viene portato in posti nuovi per far conoscere il paese ospitante e per allargare i confini - conclude Datome -. Giusto? Sbagliato? Non ho una posizione netta a riguardo. Non credo che portare un evento così permetta a quel paese di ripulire le cose, qualcosa stride lo capisco, ma è un argomento molto ampio. Rifammi la domanda nel 2027 e forse avrò una posizione più netta”.

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