Totti: «Siamo stati all'altezza di una grande Juve,
non c'è tutta questa distanza tra noi e loro»

Totti: «Siamo stati all'altezza di una grande Juve, non c'è tutta questa distanza tra noi e loro»
di Stefano Carina
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Martedì 21 Gennaio 2014, 23:09 - Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 09:13
Totti il ritratto della felicit: E’ stata una vittoria voluta a tutti costi, volevamo riscattare la sconfitta di Torino e abbiamo dimostrato di essere alla loro altezza. Da domani pensiamo nuovamente al campionato. Gli otto punti di differenza? Possono essere tanti e pochi, loro certamente stanno andando oltre. Continuo però a pensare che non ci sia tutta questa differenza anche se qualora dovessero continuare a questi ritmi sarà molto difficile». Ora la semifinale. Meglio la rivincita con la Lazio o il Napoli? Per il capitano giallorosso poco importa: «Sono gli altri a doversi preoccuparci di noi».



FEDELTA’ DE ROSSI

Non è della stessa idea De Rossi: «Preferisco il Napoli – spiega il centrocampista- Tre derby in una settimana non sono facili da vivere, gestire e affrontare. Quest'anno sembriamo più squadra noi, mentre lo scorso anno lo erano loro. Per ora siamo più forti della Lazio». L’analisi della gara: «Rispetto a 15 giorni fa è cambiato il risultato, che non è poco. Abbiamo messo molta più attenzione sulle palle inattive, dove erano nati i gol a Torino, e siamo stati molto più aggressivi. Essere arrivati al livello della Juventus, o quasi, è importante. Ora speriamo di riuscire a vincere qualcosa. Il gol di Peluso? Il guardalinee l'avrà visto meglio di me e spero che abbia preso una decisione giusta, ma se siamo stati aiutati per una volta ce lo prendiamo per tutte quelle che siamo stati penalizzati. A parti invertite avrei protestato moltissimo... L'intervento di Benatia, invece, non era da espulsione». Ora spazio al campionato: «Purtroppo non ci daranno qualche punto stanotte – sorride - recuperarne otto potrebbe essere ancora più difficile con tutte queste grandi squadre. Abbiamo pareggiato partite come contro il Sassuolo e perso lo scontro diretto. Proveremo a vincerle tutte e potenzialmente potremmo riuscirci visto che a parte la Juve siamo più forti delle altre». Poi, la notizia che in molti attendevano: «E' tutto tornato come prima, grazie a Dio. L'anno scorso un giorno sì e uno no andavo da Sabatini a bussare al suo ufficio. Non ero contento delle mie prestazioni e si era palesata la possibilità d’interrompere questo rapporto. Ma quando cominci nuovamente a vivere stagioni se non vincenti, dignitose, capisco che tutto quello per cui vale giocare, è qui».
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