Roma, tutti gli acquisti di Tiago Pinto tra top, flop (e scommesse perse in partenza)

Il general manager è approdato nella Capitale a gennaio 2021 dopo l'addio di Petrachi sei mesi prima

Roma, tutti gli acquisti di Tiago Pinto: tra top, flop e scommesse perse in partenza
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Giovedì 4 Gennaio 2024, 19:52 - Ultimo aggiornamento: 21:33

I matrimoni si fanno sempre in due e se le cose non vanno bene, nonostante i buoni rapporti, si mette un punto fermo sempre in coppia. Questo è successo a Trigoria, con la Roma che ha comunicato l'addio ufficiale di Tiago Pinto. Il portoghese lascerà il club della Capitale a febbraio, dopo la chiusura del mercato invernale, l'ultima occaisone per il trentanovenne per dimostrare le sue abilità. Negli ultimi tre anni, l'ex dirigente del Benfica ha guidato le campagne acquisti dei giallorossi in ben sei finestre dei trasferimenti.

Tanti colpi, tante cessioni per il portoghese, la trappola del Fair Play Finanziario sempre pronta a scattare e il settlement agreement con la Uefa che ha legato le mani alla squadra.

Una storia iniziata bene e proseguita in modo turbolento per il gm, che lascia dietro di sé un lavoro importante visti i tanti impedimenti.

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Dybala, Abraham, Matic e Lukaku: i top di Pinto

In totale i giocatori presi da Tiago Pinto alla Roma sono 22 dal 2021 a oggi. Tra difensori, centrocampisti e attacanti, sono tanti i talenti che il portoghese ha portato nella Capitale. Il primo su tutti è senza ombra di dubbio Paulo Dybala, che è tornato a far sognare i tifosi con le sue giocate e i guizzi che lo hanno reso centrale nello schieramento di Mourinho sin da subito. Il suo acquisto è stato il vero fiore all'occhiello della gestione Pinto, che è riuscito a prenderlo con un triennale che ha legato al club il talento di Laguna Larga.

A pari merito della Joya c'è Romelu Lukaku. Cercato in estate appena si è creata l'occasione. Tiago ha rinforzato l'attacco giallorosso con il suo arrivo accontentando lo Special One che chiedeva un top. Le modalità di acquisto, però, hanno fatto storcere il naso ad alcuni, con il Chelsea che chiede circa 40 milioni e la Roma difficilmente lo riscatterà.

Un altro calciatore che si è dimostrato molto importante per la storia della Roma è Tammy Abraham. Comprato a 40 milioni dai Blues, l'inglese ha siglato 27 reti in tutte le competizioni nella prima stagione, diventando uno dei protagonisti della cavalcata alla Conference League. Nell'annata successiva, invece, in Serie A ha trovato solo 8 gol con l'infortunio nell'ultima giornata che lo sta tenendo fuori da inizio giugno.

Infine, importante è stato anche l'arrivo di Nemanja Matic che è stato un vero punto di riferimento per José Mourinho. L'unica macchia sul serbo è stata la sua partenza in fretta e furia, che ha creato parecchie ombre su di lui.

I flop: da Shomurodov a Wijnaldum

Tra tutti i giocatori presi dal general manager ex Benfica, ci sono anche tanti che non hanno reso come lui stesso sperava. Uno di questi è Georginio Wijnaldum, travolto dal grande entusiasmo del tifo giallorosso sin dal suo arrivo. La frattura della tibia lo ha costretto a rincorrere una forma fisica mai veramente trovata. La sua avventura in giallorosso si è conclusa nel peggiore dei modi, con i fischi nella finale di Europa Lague contro il Siviglia.

Il secondo posto dei flop acquistati da Tiago Pinto va di diritto a Eldor Shomurodov. Preso a 18 milioni dal Genoa per fare da terzo a Mayoral e Abraham, dopo la partenza dello spagnolo non è mai riuscito a ritagliarsi il suo spazio. In 48 partite in giallorosso, l'uzbeko ha segnato solo 6 gol in tutte le competizioni, con altrettanti assist forniti.

Un altro che ha deluso molto i tifosi della Roma è stato Matias Viña. Esterno acquistato per 13 milioni più 4 di bonus in estate per sopperire all'infortunio di Spinazzola all'Europeo poi vinto dall'Italia, l'ex Palmeiras non è mai riuscito a convincere né l'allenatore né i tifosi. Per questo dopo una stagione e mezza nella Capitale è stato prestato al Bournemouth, mentre in questa è stato ceduto a titolo temporaneo al Sassuolo.

In questa stagione, invece, chi si sta rivelando un flop è Leandro Paredes. Il centrocampista argentino aveva avuto difficoltà anche alla Juventus, ma il portoghese ha comunque voluto prenderlo in prestito per donare a José un metronomo con un palmarès importante.

Le scommesse sbagliate

Nella sua avventura alla Roma, Pinto ha effettuato anche diverse scommesse che, però, non sono state vincenti. La prima, di cui lui si è preso spesso la responsabilità in conferenza stampa, è quella su Renato Sanches. Lo storico clinico del centrocampista ex Paris Saint-Germain era noto al trentanovenne, che è rimasto spesso ai box e rischia di tornare nella capitale francese in queste settimane.

Un altro che non ha ripagato la fiducia dell'ormai ex general manager della Roma è Ola Solbakken. Il norvegese era stato notato nella sconfitta per 6-1 con il Bodø Glimt in Conference League. Arrivato a gennaio a parametro zero, l'esterno offensivo è stato più una meteora che una vera e propria scommessa, lasciando subito Roma.

Gli errori di Pinto

Nella sua avventura in giallorosso, Pinto ha commesso anche errori nella gestione dei calciatori. Uno di questi è l'addio di Henrikh Mkhitaryan, che ha lasciato la squadra a parametro zero per trasferirsi all'Inter, dove è un titolare inamovibile. Stesso discorso per Nemanja Matic, con il gm che non è riuscito a tenerlo nella Capitale. Infine, anche il mancato rinnovo di Nicolò Zaniolo rappresenta un piccolo neo nella gestione del portoghese ex Benfica, con il calciatore che è partito a un prezzo molto più basso di quello che avrebbe avuto con un contratto più lungo.

Il mancato arrivo di un difensore in estate, poi, è stato bacchettato anche da Mourinho, che ha visto partire Roger Ibanez, senza che arrivasse un nuovo centrale a prendere il suo posto. Quell'errore sta costando caro ai giallorossi, che si ritrovano più che mai in difficoltà in questo primo mese del 2024.

Il miracolo estivo: 30 milioni entro il 30 giugno

Oltre a tutti gli ostacoli incontrati, Tiago Pinto è risucito nella grande impresa estiva, quando ha raccolto ben 30 milioni entro il 30 giugno. La cifra era necessaria per evitare ua sanzione da parte della Uefa per violazione delle norme sul Fair Play Finanziario. Per farlo, il gm si è rivolto ai tanti fuori rosa che erano presenti nella Roma, cedendo anche alcuni giocatori di prospettiva come Tahirovic, passato all'Ajax per 8 milioni, e la coppia Volpato-Missori, al Sassuolo per 10 milioni). A questi si aggiungono Justin Kluivert (11), Carles Perez (5) e Gonzalo Villar (2), con quota 30 milioni superata senza cedere titolari.

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