Polo, il capitano della Nazionale Giansanti scende da cavallo e segue Salisburgo-Roma sullo smartphone: «Giornata nera per tutti, ma ci rifaremo all'Olimpico»

Dopo la sconfitta con il team Natuzzi, uno dei primi pensieri è stato per la partita della squadra di Mourinho

Polo, il capitano della Nazionale Giansanti scende da cavallo e segue la Roma a Salisburgo sullo smartphone: «Giornata nera per tutti, ma ci rifaremo all'Olimpico»
3 Minuti di Lettura
Venerdì 17 Febbraio 2023, 14:28 - Ultimo aggiornamento: 19:08

Si può essere un campione della propria disciplina, ma quando gioca la Roma all'improvviso tutto perde di priorità. Provate a chiederlo a Stefano Giansanti, capitano della Nazionale di polo che dopo la tiratissima sfida contro il team Natuzzi, persa all'ultimo secondo, è sceso da cavallo e ha detto: «Oh, mi dite? Che fa la Roma a Salisburgo?». Il "teatro" era quello del campo "Antonella De Rigo" di Fiames, a Cortina d'Ampezzo, dove è di scena la quarta edizione di Italia Polo Challenge, “IPC 2023 TROFEO U.S. POLO ASSN”. Il piumino rosso U.S. Polo Assn. e la maglia da gioco gialla già avevano creato un effetto cromatico che faceva intendere la passione romanista di Giansanti. Il primo pensiero prima della Roma era stato per la partita persa 6/5 ½ dopo essere stati in vantaggio 5 ½ a 2: «Pazzesco, quel maledetto rigore...», sbagliato dai suoi proprio sul filo di lana. Poi, il pensiero diventa giallorosso.  A un passo dal capitano azzurro c'è Alessandro Mongillo, Owner e Ceo di Union e dunque "presidente" della squadra di Giansanti. 

Mongillo sa della passione romanista del suo giocatore e – quando si dice fare squadra nello sport – sfodera il cellulare già sintonizzato su Dazn e la diretta della partita. Giansanti sorride, lo afferra e ringrazia: «È il passato che ritorna: lo scorso anno che dolore...

fui costretto a rinunciare alla finale di Conference a Tirana perché avevo da giocare la mia finale durante il concorso di Piazza di Siena, oggi invece ero in campo mentre la Roma gioca a Salisburgo, non mi lamento eh – sorride scherzando– ma c'è qualcosa da rivedere sugli orari delle mie partite e quelle dei ragazzi di Mourinho!».

Passano i minuti la Roma spreca con Abraham e, quando Dybala non rientra in campo per il problema alla coscia sinistra si rabbuia, rivolgendosi agli amici argentini e giocatori di polo poco distanti: «Paulo è uscito, speriamo non sia nulla di grave, con lui è un'altra Roma, si sa...», è il commento. 
Arrivano i legni di Cristante e Belotti. Giansanti soffre, si agita con un paio di amici romanisti come lui: «E ti pare?! Non saremmo la Roma se non prendessimo un paio di pali a partita..». Poi la doccia fredda con il gol di Capaldo nel finale di gara. La delusione che però lascia subito spazio alla voglia di rivalsa e al tipico ottimismo giallorosso: «Lo sport è questo: sembra che tu stia per vincere e incredibilmente finisci per perdere. Oggi è capitato a me e poi alla mia Roma, giornata nera, ma giovedì ci rifaremo all'Olimpico e stavolta nulla mi impedirà di essere lì a tifare per questi ragazzi...», è il saluto di Stefano Giansanti. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA