Secondo i bookmaker l'Italia vincerà con un margine di 12 punti. Magari, ma con le Fiji è stata quasi sempre una faticaccia portare a casa la pelle. Nel passato 4 vittorie e 4 ko, l'ultima volta due anni fa a Modena la sfangammo solo grazie al piede infallibile di Mirco Bergamasco e a un immenso placcaggio di Masi che si immolò come un kamikaze per fermare un colossale pilone lanciato a tutta velocità. Per un paio di giorni il nostro estremo vide le stelle. E' solo un caso ma entrambi, oggi, non ci saranno.
E' che perdere contro l'Australia (sia pure cercando di non prendere 50 schiaffi) ci sta, mentre non si può bruciare l'opportunità di marcare una vittoria sulle Fiji e di presentarsi così sull'uno a uno al test match di sabato prossimo a Roma all'Olimpico contro l'Argentina, vero banco di prova dei progressi azzurri. Epperò i fijiani sono clienti difficili: metà di loro gioca nella serie A francese, l'altra metà in Nuova Zelanda. Negli anni hanno aggiunto qualche rigore tattico alla voglia di correre all'impazzata con il pallone che li ha resi i più temuti protagonisti di contrattacchi dalla fine del mondo. Velocissimi, la palla incollata alle mani e pure grossi, come la macchina da mete Napolioni Nalaga. Vallo a prendere, quello, se gli dai mezzo metro di vantaggio.
Nel confronto tra le mischie l'Italia dovrebbe tuttavia avere la meglio, anche se sabato a Torino per gli azzurri è stato un pianto. Le nuove regole che hanno smussato l'impatto (una clava nelle mani di Castrogiovanni, Ghiraldini, Cittadini) non ci hanno favorito, ma insomma, le regole sono cambiate per tutti. Il tempo si annuncia pesante a Cremona, dove la nazionale non si è mai esibita, e anche questo dovrebbe rallentare un po' il dinamismo dei fijiani. Il ct Brunel, dal canto suo, ha cambiato 9 giocatori rispetto al primo match richiamando anche i veterani Canale e Mauro Bergamasco per avere più garanzie in difesa, la fase di gioco più tragica nella Caporetto contro l'Australia.
“Dobbiamo vincere, punto a basta” ha tagliato corto il capitano Sergio Parisse che oggi raggiungerà i 100 caps così come il pilone Martin Castrogiovanni. Non era mai accaduto che nello stesso match due giocatori toccassero questa quota. E finora i centurioni italiani erano solo Lo Cicero e Troncon. “Questo traguardo mi inorgoglisce ma quello che conta è il risultato finale”. In mediana torna Orquera anche per tenere lontani con il gioco a piede i fijiani dalla nostra area di meta. In panca scalpita il regista ventenne Tommaso Allan e noi con lui: è nato in Italia (mamma rugbysta azzurra di Vicenza, papà rugbysta scozzese) ma di fatto è tecnicamente cresciuto fra Inghilterra, Sud Africa e Scozia. E si vede.
Italia-Fiji
Cremona, stadio Zini oggi alle ore 15
(diretta SkySport2)
Italia: McLean; Venditti, Canale G., Morisi, Iannone; Orquera, Gori; Parisse (cap.), Mauro Bergamasco, Zanni; Bernabò, Geldenhuys; Castrogiovanni, Ghiraldini, Rizzo. A disposizione: Giazzon, Aguero, Cittadini, Furno,Vosawai, Botes, Allan, Campagnaro
all. Brunel
Fiji: Talebula; Nagusa, Tikoirotuma, Nadolo; Nalaga; Bai, Kenatale; Matadigo, Qera (cap.), vaqaniburotukula; Lewaravu, Naikatini; Somoca, Veikoso, Yanuyanutawa. A disposizione: Namaralevu, Ma’afu, Saulo, Koyamaibole, Ravulo, Matawalu, Luveniyali, Delai
all. Male
arb. Hodges (Galles)
g.d.l. Peyper (Sudafrica), Montes (Uruguay)
TMO: Gauzins (Francia)
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