Dalla F1 al tennis, lo sport va avanti a porte socchiuse

Dalla F1 al tennis, lo sport va avanti a porte socchiuse
di Gianluca Cordella
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Sabato 29 Agosto 2020, 07:30
La già criticabile teoria dei due pesi e delle due misure ora non regge più. Perché, almeno per quanto riguarda lo sport post pandemia, i pesi e le misure si sono moltiplicati ogni oltre ragionevole convincimento. Così succede che al prossimo Gp del Mugello di Formula 1 potranno assistere tremila spettatori, mentre agli Internazionali Bnl d’Italia, che cominciano il giorno dopo, con ogni probabilità non potrà assistervi nessuno. Il tutto mentre - con gli stadi ancora chiusi chissà per quanto - il Napoli gioca un triangolare a Castel di Sangro - dove lo stadio è piccolo ma aperto - davanti a oltre 1500 spettatori. E se giovedì scorso il basket è ripartito in un Forum deserto con Milano contro Cantù di Supercoppa a porte chiuse, nella stessa competizione, giocheranno con il pubblico Trento, Venezia e le due bolognesi, con Unipol Arena e PalaDozza pieni per il 25% delle rispettive capienze. La trafila è quella nota: il governo lascia discrezionalità alle Regioni, che decidono sempre diversamente nonostante il Cts si metta di traverso più o meno su tutto. Il risultato è il caos. 

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Nel balletto delle porte chiuse, socchiuse, semiaperte o spalancate, ieri è sceso in pista il governatore della Toscana Enrico Rossi che ha firmato l’ordinanza che permetterà al Gp di Formula Uno del Mugello, in calendario il 13 settembre prossimo, di aprire al pubblico. Tremila persone in totale. «L’autodromo dispone di tre tribune molto grandi e ben separate - ha spiegato il presidente della Regione - dunque il limite di 1000 previsto dalle norme nazionali per i pubblici eventi può essere ragionevolmente considerato limite di capienza per ogni tribuna». L’ultima parola spetta ora agli esperti sanitari della regione, ma la sensazione è che nella peggiore delle ipotesi si possa riscendere ai mille spettatori totali. Di porte chiuse, insomma, non se ne parla. Assicurati - come da protocollo - parcheggi dedicati, misurazione della temperatura corporea, posti distanziati, mascherine e percorsi di accesso e uscita. I cancelli del Circus si spalancano un po’ di più considerando che giovedì, durante la presentazione del Gp d’Italia - che in calendario precede di una settimana esatta quello del Mugello - il presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani aveva annunciato che sulle tribune di Monza si sarebbero accomodate solo 250 persone, gli angeli del Covid, un pubblico selezionato dalla Regione Lombardia tra medici e infermieri in prima linea contro il Coronavirus e personale della Protezione Civile. 

INTERNAZIONALI ALLA FINESTRA
Ancora diversa la situazione del tennis, dove è in atto da settimane ormai un braccio di ferro tra Federazione e Comitato tecnico scientifico. Già a fine luglio il Cts aveva rigettato la proposta della Fit di aprire il Foro Italico al 50% del pubblico. La Federazione è andata avanti, contando appunto sul Dpcm che demandava la decisione alle Regioni ed è tornata alla carica con una proposta di apertura al 18% della capienza massima. Ma ancora una volta il parere del Cts - atteso verosimilmente per lunedì - dovrebbe propendere per la chiusura. «In questo momento la priorità è riaprire le scuole», la posizione che filtra dal Comitato. Se alla fine si riaprirà anche il Foro Italico sarà per volere della Regione Lazio
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