alle Olimpiadi invernali di Sochi, ma il verdetto emesso dai giudici dopo il programma libero continua a fare discutere. L'oro è andato alla 17enne Adelina Sotnikova, talento emergente del pattinaggio russo a cui a sorpresa è stato assegnato un punteggio più alto rispetto a quello attribuito alla campionessa olimpica uscente, la sudcoreana Yu-Na Kim.
«Scandalo o pattinaggio?», si domanda oggi il quotidiano 'Korea Times' dopo la prova pressochè perfetta della 'reginà di Vancouver. «I punteggi sono assegnati dai giudici, quindi non sono nella giusta posizione per commentare», è il commento fin troppo elegante della Kim, che ieri ha annunciato il ritiro dalle competizioni all'età di 23 anni. «Non cambia nulla -ha aggiunto la coreana dopo l'epilogo poco fortunato della gara-. La cosa più importante per me era partecipare alle Olimpiadi».
Il Comitato olimpico internazionale (Cio) ha precisato di non avere ricevuto nessuna protesta formale contro il risultato. I sospetti però continuano a circolare e la stampa internazionale si concentra in particolare su due dei nove membri della giuria della gara andata in scena ieri all'Iceberg Skating
Palace di Sochi.
Il primo è l'ucraino Yuri Balkov, che fu squalificato per un anno dopo avere cercato di manipolare il risultato
di una gara alle Olimpiadi di Nagano nel 1998. Il secondo è la russa Alla Shehovtseva, sposata con l'influente direttore generale della federazione di pattinaggio su ghiaccio del suo Paese, Valentin Pissev. «Sono scioccata e triste per il nostro sport. Poi non sorprendiamoci se la gente ci volta le spalle», è l'amara riflessione dell'ex pattinatrice tedesca Katarina Witt, oro a Sarajevo nel 1984 e a Calgary nel 1988, secondo cui bisognerebbe
rendere pubblici i voti di ciascun giudice per garantire maggiore trasparenza.
«La federazione vuole proteggere i membri della giuria con il nuovo sistema di punteggio, ma dovrebbero
almeno spiegare come assegnano i punti», ha evidenziato la due volte campionessa olimpica.
La questione potrebbe finire sul tavolo dell'Isu, la federazione internazionale, in occasione dell'Assemblea in
programma il prossimo giugno in Irlanda. Già prima delle Olimpiadi di Sochi anche la federazione statunitense
aveva chiesto di eliminare il voto anonimo delle giurie.
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