Malagò: «La sfida di Roma 2024
si vince facendo meno errori degli altri»

Malagò: «La sfida di Roma 2024 si vince facendo meno errori degli altri»
di Carlo Santi
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Sabato 21 Novembre 2015, 15:07 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 08:16
dal nostro inviato
PRAGA Vertice europeo dei comitati olimpici del continente e occasione per i cinque comitati promotori delle Olimpiadi del 2024. Che sono tutti presenti anche se tre di questi non hanno nella loro delegazione il sindaco. Assenti quello di Parigi e di Los Angeles come manca – ma qui il problema è un altro: il sindaco non c’è – di Roma. Patrick Hickey, il presidente dei Comitati olimpici europei, è entusiasta di Roma 2024 che da oggi ha messo on line il nuovo sito nel quale ruota tutto quello che si muove intorno alla candidatura. «Roma? E’ la mia seconda casa», ha detto Hickey mentre Thomas Bach, il numero 1 dello sport mondiale, ha incontrato Diana Bianchedi e Fiona May, “colleghe” olimpiche (Bach ha vinto l’oro nel fioretto a squadre con la Germania nel 1976) e si è complimentato con le neo dirigenti del comitato promotore di Roma 2024.
Giovanni Malagò, che è arrivato a Praga stamattina reduce da una missione in Senegal per trovare accordi e alleanze pro candidatura romana, porta avanti il progetto con quelle che definisce «tappe di avvicinamento». Il tema del terrorismo è in primo piano ma il presidente del Coni lascia fuori lo sport da quello che è accaduto. «La vita va avanti – dice Malagò – C’è tutta la nostra vicinanza nei confronti del comitato olimpico francese e di Parigi 2024. Lo sport preso di mira? Non penso che gli attacchi terroristici vadano in direzione dello sport. Lo stadio? Rappresenta la mediaticità ed è un posto dove ci sono tante persone». Il lavoro va avanti, l’ottimismo per la riuscita di portare in Italia i Giochi è tanto. «Da qui ai prossimi ventidue mesi, quando si voterà l’assegnazione, ne vedremo di cose… Già adesso con quello che accade alla Fifa, alla Iaaf, al doping in Russia e non solo. Le variabili sono davvero tante. Si vince non solo facendo ogni cosa meglio degli altri ma commettendo meno errori».
Prima uscita ufficiale per Fiona May che è la responsabile dei rapporti con gli atleti. «Il terrorismo? Devi guardare avanti. Ero in Belgio la settimana scorsa per la partita dell’Italia del calcio. Paura? Cambia tantissimo. Ho parlato con gli atleti francesi, con la Perec, e li ho confortati».
Diana Bianchedi, direttore generale del comitato, ha ribadito la vicinanza dell’Italia alla delegazione francese. «Non credo che lo sport sia un bersaglio: è solo più visibile».
Malagò ha parlato anche della situazione del comune di Roma. «Non ci crea problemi. Il commissario Tronca è una persona di altissimo livello. C’è la sua mano nella riapertura dello stadio delle Terme, ma anche un nostro aiutino. Ma credo che adesso la situazione delle Terme sarà vissuta da altri impianti romani, e non solo dell’atletica».
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