Imola: motociclisti morti in pista, il pm chiede tre condanne

Imola: motociclisti morti in pista, il pm chiede tre condanne
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Venerdì 24 Ottobre 2014, 18:47 - Ultimo aggiornamento: 18:49
Tre anni e quattro mesi per Walter Sciacca, ex ad di Formula Imola e per Michele Ciarlariello, organizzatore delle prove libere sul circuito, due anni e quattro mesi per Simone Magnani, responsabile dell'ufficio tecnico dell'Autodromo. Sono le richieste di condanna della Procura di Bologna nel processo in rito abbreviato davanti al Gup Gianluca Petragnani Gelosi: i tre sono accusati di omicidio colposo, ritenuti responsabili delle morti, avvenute in pista a Imola nel 2010, dei motociclisti Alessandro Tasselli e Gabriele Nannini. A Sciacca, così come agli altri due, i pm Antonello Gustapane e Manuela Cavallo contestano di non aver adottato, in virtù delle rispettive competenze, le necessarie cautele in pista sia per segnalare la curva a sinistra di novanta gradi della Variante bassa, sia per attenuare l'impatto di una possibile uscita di strada in quel punto. Omissioni che, sempre per l'accusa, avrebbero portato agli incidenti del faentino Tasselli (12 aprile 2010) e del lecchese Nannini (8 agosto). In udienza ci sono state le requisitorie di Pm e parti civili ed è stato deciso un rinvio per la discussione delle difese. Le famiglie dei due motociclisti sono assistite dagli avvocati Ermanno Corso e Mara Ossani (Tasselli) e da Letizia Stagi (Nannini). Gli imputati da Simone Zambelli e Andrea Pascerini (Sciacca), Gabriele Bordoni (Magnani), Mirella Di Croce e Giangiorgio Plenario (Ciarlariello).
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