Europei, il ct dei tuffi Cagnotto
«Cercheremo di entrare in finale»

Europei, il ct dei tuffi Cagnotto «Cercheremo di entrare in finale»
di Piero Mei
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Venerdì 15 Agosto 2014, 20:57
Abbiamo lavorato bene l’esordio di Giorgio Cagnotto, il citt dei tuffi, alla presentazione della squadra. «Al Centro Federale di Trieste ci hanno ospitato con calore, eravamo solo noi, trampolini e piattaforme a posto. Ora proviamo a tirare i risultati di questo lavoro. Magari qualcuno ha qualche acciacco, come Verzotto che a Shanghai s’è fatto male prima a un pollice e poi a un polso in un’entrata, o come Tocci che ha avuto qualche problema tendineo. Ma direi che al 90 per cento stanno bene, con lo spirito giusto. Cercheremo di entrare in finale con più ragazze e ragazzi possibile. E’ vero e ovvio che in Europa sia più facile, specie per le femmine sentire l’odore del podio, perché tra i maschi ci sono i russi, gli ucraini, i tedeschi e gli inglesi che hanno fatto tutti passi avanti. Poi oltre oceano le condizioni cambiano, penso al Messico e al Canada, perché la Cina non è neanche da nominare».

Non che Giorgio Cagnotto faccia il conto delle medaglie, però nel giro si pensa a cinque possibili, tre per Tania (una con la Dallapè), una per Maria Marconi e una per la Bakti. Il maschile segna di più il passo, anche se «Dell’Uomo ha fatto una gran gara a Shanghai: ha saltato in mezzo ai mostri mondiali, e da solo, perché noi eravamo già in aeroporto». Il quale Dell’Uomo sta per sposarsi: lo farà il 28 settembre a Grottaferrata con Dalila Schiesaro, una syncronette.

Poi c’è Benedetti, «il capitano che può dire la sua»; «Ma quale capitano? - interviene Maria Marconi - Il capitano sono io». L’atmosfera è allegra: del resto, come recita il tatuaggio sul braccio di Michele “vive tranquillo il villanel con poco” che è la frase che Michele leggeva bambino sotto a un quadro in una villa in zona Parma e che è il suo lessico famigliare.



Giorgio Cagnotto spende parole di speranza anche per Noemi Bakti, che «ha avuto buoni risultati ed ha sostituito un tuffo, ora fa un avvitamento dalla verticale all’indietro». Naturalmente Maria Marconi («Evvai, senza i fratelli!» scherza ancora Maria) e Tania sono le più indiziate di medaglia. Tania in coppia con la Dallapé. «Abbiamo lavorato di meno - dice Francesca - e lavorando di meno forse c’è la possibilità di qualche errore in più; l’oro? bello, ma sto con i piedi per terra». La sua terra è il trampolino da cui tuffarsi in sincronia con Tania.
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