Europei, Maria Marconi si tuffa con scaramanzia
«Non dico l'obiettivo ma voglio una medaglia»

Europei, Maria Marconi si tuffa con scaramanzia «Non dico l'obiettivo ma voglio una medaglia»
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Venerdì 15 Agosto 2014, 20:29
“Il pesciolino ripescato sar uno squalo” la frase che Maria Marconi ha tatuata su di un piede: gliela scrisse il pap prima delle Olimpiadi di Pechino ed il suo motto. Anche Maria, come Tania, era qui nel 2002: insieme vinsero il bronzo nel syncro da 3 metri; adesso saranno avversarie.

Maria, che è rimasta la sola Marconi a tuffarsi in gare così (si ricorderanno Nicola e Tommaso, i due fratelli maggiori: «Non ci sono ma la famiglia c’è, con Tommasino Rinaldi, Michele Benedetti; e poi Nicola mi tampina con il suo blog - tuffiblog.com che ha sostituito il divertente giovanile sito dei “Dementi" - e magari verranno a vedermi per la gara»), sembra tranquilla: «Che devo dire? A fare la conferenza stampa dal tavolo divento tutta rossa; comunque per scaramanzia non direi mai l’obiettivo che ho: non mi sono mai tolta la soddisfazione di vincere una medaglia importante». Maria ricorda Barcellona mondiale un anno fa, tra le prime tre fino alla stretta finale quando «quell’errore mi ha fatto diventare sesta: ma era bello vedersi fra le prime tre sul tabellone, poi mi è mancata l’esperienza internazionale». Fatta quella brutta di Barcellona, Maria vorrebbe (e potrebbe, chissà), metterla a frutto.

Preferisce non parlarne e non pensarci: c’è bisogno di una testa leggera per tuffarsi bene. E allora meglio rispondere alle domande sui tatuaggi: ne ha 12 compreso quello del pesciolino. Un geco, una scritta “girls don’t cry” («la guardo quando sto per piangere», ma poi piange lo stesso), una tartaruga, una rosa nera, le impronte delle zampette del suo cane Roma (Maria è romana e romanista), un cavalluccio marino, un tulipano, un disegno tribale. «E’ che il tatuatore è amico mio e quando gli parlo di un desiderio quello subito mi dice: vieni di là, e lo fa». Maria è sorridente e tranquilla: Rinaldi, che la allena, dice che subito capirà cosa sta per succedere, basterà guardare Maria negli occhi quando va a tuffarsi. Gli occhi sono belli. «Anche se ormai - scherza la Marconi ripensando a Berlino 2002 - ho gli acciacchi dell’età».
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