Elisa Balsamo: «Oggi un Giro delle Fiandre per la Storia», la maglia iridata e la prima edizione con il montepremi equiparato con gli uomini

Elisa Balsamo: «Un Giro delle Fiandre per la Storia»
di Carlo Gugliotta
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Domenica 3 Aprile 2022, 01:46 - Ultimo aggiornamento: 01:50

Sarà un Giro delle Fiandre che passerà alla storia quello che andrà in scena oggi. Per la prima volta nella storia del ciclismo, il comitato organizzatore di una classica monumento ha deciso di equiparare il montepremi delle donne innalzandolo allo stesso livello degli uomini. Un grande passo in avanti verso le pari opportunità, visto che fino allo scorso anno la vincitrice portava a casa solo poco più di 1200 euro. Come per i ragazzi, il montepremi complessivo sarà di 50mila euro, dei quali 25mila alla vincitrice. In una vigilia molto particolare della corsa, caratterizzata da una nevicata scesa giù venerdì mattina, gli italiani si presentano all’appuntamento fiammingo in qualità di outsider, mentre tra le ragazze ci sono diverse possibilità di vedere un trionfo azzurro. La principale favorita per il trionfo è la nostra Elisa Balsamo, che proprio in Belgio ha vinto la maglia di campionessa del mondo lo scorso anno. 


Sente la pressione di partire da favorita? 
«Sarà speciale affrontare il Giro delle Fiandre con la maglia di campionessa del mondo, e come ho sempre detto voglio godermi questa maglia ogni singolo giorno in cui la indosserò. Non sento particolarmente la pressione perché abbiamo dimostrato che la Trek-Segafredo è una delle formazioni più forti al mondo, e insieme a me ci sono tante mie compagne che potrebbero ambire al trionfo, come Elisa Longo Borghini, già vincitrice nel 2015 di questa corsa». 


Lei ha vinto le ultime tre gare a cui ha preso parte prima del Fiandre, ma mercoledì scorso si è imposta la sua ex compagna Chiara Consonni. Dovrà fare attenzione anche a lei? 
«Ho corso insieme a Chiara per moltissimi anni, anche nelle categorie giovanili, ed era al mio fianco quando ho conquistato la maglia di campionessa del mondo tra le Junior.

Conosciamo tutti il suo talento, è in forma e quindi può tenere il ritmo sui muri in pavé. Se dovessimo arrivare insieme in volata sarà un’avversaria difficile da battere».

 
Quale sarà la chiave per puntare al successo in questa corsa? 
«La nostra chiave vincente, come squadra, è l’ottima comunicazione che c’è tra noi ragazze in gara. In una classica così importante sarà davvero necessaria più che mai. Il Fiandre è già di per sé molto duro, in più fa molto freddo, quindi non si svolgerà nelle condizioni meteo che preferisco, visto che adoro il sole. Il mio obiettivo principale sarà quello di resistere sugli strappi in pavé per poi tentare il tutto per tutto in volata: mi aspetto che molte squadre possano fare fin dal passaggio sul Koppenberg la corsa dura per evitare un arrivo allo sprint». 


Comunque vada, sarà un’edizione storica del Giro delle Fiandre femminile. Come giudica il fatto che Flanders Classics abbia deciso di equiparare il montepremi femminile a quello maschile? 
«E’ una grande notizia per tutto il movimento. Credo che il 2022 possa essere davvero un anno importante per noi ragazze, visto che oltre al Giro d’Italia femminile ci sarà anche la prima edizione del Tour de France per le donne. Fa piacere vedere che c’è sempre maggiore sensibilità sull’argomento, la Trek-Segafredo è stata la prima formazione che ha equiparato salari maschili e femminili e ora mi auguro che altri organizzatori possano seguire l’esempio fiammingo». 
 

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