Doping, mano pesante del Tas: «Via le medaglie agli atleti russi squalificati»

Sergei Kirdyapkin
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Giovedì 24 Marzo 2016, 13:13 - Ultimo aggiornamento: 18:43

Il Tribunale d'arbitrato per lo sport (Tas) ha giudicato troppo clementi le sanzioni adottate dalle Autorità della Russia per sei suoi atleti coinvolti in casi di doping e tale pronunciamento dovrebbe comportare, tra l'altro, la perdita di un oro olimpico e di due titoli mondiali. Saranno infatti la Federatletica internazionale (Iaaf), promotrice del ricorso al Tas, e il Comitato olimpico internazionale (Cio) a ratificare, in particolare, il passaggio della medaglia d'oro nella 50 km di marcia di Londra 2012 da Sergei Kirdyapkin all'australiano Jared Tallent; a scalare, l'argento di quest'ultimo andrebbe al cinese Si Tianfeng e il bronzo all'irlandese Rob Heffernan.

L'Agenzia antidoping russa (Rusada) aveva squalificato gli atleti positivi (scoperti grazie al passaporto biologico), senza provvedere all'annullamento delle vittorie ottenute nel frattempo da costoro. Nel caso di Kirdyapkin, in più, era stata concessa una finestra di quattro mesi che aveva consentito al marciatore di partecipare ai Giochi londinesi: il Tas, ora, ha annullato tutti i suoi risultati dal 20 agosto 2009 al 15 ottobre 2012, comprendendo quindi anche le Olimpiadi. Stessa sorte di Kirdyapkin dovrebbe toccare ad Olga Kaniskina, che si vedrebbe sfilare l'argento nella 20 km di Londra 2012 (a vantaggio del cinese Qiejang Shenjie). Così come Yulia Zaripova e Sergei Bakulin perderebbero i titoli mondiali nella 3.000 metri siepi e nella 50 km di marcia conquistati a Daegu 2011 (a favore del tunisino Habiba Ghribi e dell'altro russo Denis Nizhegorodov). Il Tas, infine, ha deciso anche la squalifica dei marciatori russi Valery Borchin e Vladimir Kanaikin.  

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