Doping, il Tas assolve Magnini: cancellata la squalifica di 4 anni, «Tremo dalla gioia»

Filippo Magnini
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Giovedì 27 Febbraio 2020, 13:02 - Ultimo aggiornamento: 15:33

Incubo finito per Filippo Magnini. Il Tas di Losanna ha infatti assolto l'ex campione del mondo dei 100 stile libero dall'accusa di doping, annullando la squalifica di 4 anni che gli era stata comminata (e confermata in secondo grado di giudizio) dagli organi di giustizia sportiva italiana.

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Pippo ha accolto la notizia festeggiando sui social: «Ho vinto - ha sctitto su Instagram - Il Tas mi ha assolto in pieno da ogni tipo di accusa. È sempre stato così, le gare le ho sempre vinte negli ultimi metri. Mi hanno insegnato a non mollare mai. Sono sempre stato un atleta e una persona corretta. Tremo dalla gioia».

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

HO VINTO. Il TAS mi ha assolto in pieno da ogni tipo di accusa. È sempre stato così, le gare le ho sempre vinte negli ultimi metri. Mi hanno insegnato a non mollare mai. Sono sempre stato un atleta e una persona corretta. Tremo dalla gioia. . . . . 🇬🇧 I WON. The TAS acquitted me from any kind of accusation. It has always been like this, I have always won races in the last few meters. They taught me never to give up. I have always been an athlete and a correct person. I tremble with joy.

Un post condiviso da Filippo Magnini (@filomagno82) in data:



SODDISFAZIONE DELLA FEDERNUOTO
È stata accolta «con soddisfazione» in Federnuoto la sentenza del Tas che assolve Filippo Magnini. In una nota la Fin e il presidente Paolo Barelli ricordano di aver «sempre manifestato solidarietà, sostegno e fiducia nei confronti del campione plurimedagliato olimpico, mondiale ed europeo» e quindi adesso «accolgono la sentenza con piena soddisfazione, ricordando che Magnini è stato un esempio per tutto il movimento, nonché uomo simbolo dello sport italiano e della lotta al doping nel corso della sua straordinaria carriera». Dopo il pronunciamento del Tas, la Federnuoto «auspica maggiore prudenza nell'intraprendere azioni e nell'assumere decisioni che possano arrecare un danno di immagine ad atleti, tecnici e tesserati di un intero movimento, come accaduto a Magnini, a Michele Santucci (condannato in primo grado a 4 anni per la violazione dell'articolo 2.2 del CSA e assolto in secondo dal TNA), e al fisioterapista Emiliano Farnetani, attualmente inibito a svolgere la propria professione nell'ambito sportivo per la condanna in primo grado a 4 anni e in secondo grado a 5 anni per la violazione dell'articolo 2.8 del CSA».
La sentenza del TAS - sottolinea infine la Federnuoto - «prevede pure la condanna al pagamento delle spese processuali da parte del Tribunale Nazionale Antidoping». 

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