Il re indiscusso delle classiche del Nord Fabian Cancellara. Lo svizzero ha messo a segno il suo terzo successo al Giro delle Fiandre chiudendo la corsa con il tempo di 6:15'25" dopo uno sprint a quattro con i belgi padroni di casa, Greg Van Avermaet, Sep Vanmarcke e Vandenbergh. Lo aveva promesso alla moglie. Vinco e ti porto un mazzo di fiori. Con queste parole il campione svizzero aveva salutato la sua compagna questa mattina alla partenza da Brugge. Poi, al traguardo, l'abbraccio e il bacio davanti le telecamere.
Per Fabian questo successo non è stato come gli altri perché la vittoria di oggi è stata sofferta e non secca come quelle del 2010 e del 2013. Difatti, la forma fisica non è la stessa di allora. Cancellara ha provato a scattare più volte ma la sua ruota non è mai rimasta da sola alle sue spalle sempre il gruppo e poi il finale in volata, dove Cancellara non è di certo favorito.
Decisiva oltre alle gambe è stata la testa che ha permesso al capitano della Trek di vincere dimostrando di essere lui il più forte nonostante tutto, in particolare quando era il favorito ma non era al massimo della forma.
Doveva essere una sfida a due con lo sloveno Peter Sagan, l'uomo più forte della Cannondale, ma così non è stato. Sagan è sempre stato attaccato alla ruota di Cancellara e quando mancavano 30 chilometri al traguardo ha provato anche ad attaccare ma qualcosa evidentemente non andava perché da parte sua non c'è mai stato un allungo convinto tanto che ad un certo punto è stato inghiottito nella pancia del gruppo.
Tom Boonen anche ha deluso e con lui tutta la Omega Pharma che al via questa mattina era senza dubbio la formazione che si presentava con la formazione migliore.
Per quanto riguarda gli italiani ancora una volta non abbiamo potuto vedere grandi cose nonostante Paolini e Trentin abbiano cercato di mettersi in luce.
Dall'analisi di questa corsa si può prevedere quello che potremo vedere la prossima settimana alla Parigi-Roubaix dove Cancellara sicuramente resta uno dei nomi più gettonati per la vittoria finale, ma una certa attenzione la meritano anche i corridori belgi che proprio nella corsa di oggi, hanno dimostrato di essere competitivi e preparati.
L'edizione numero 98 del Giro delle Fiandre ormai è stata archiviata ma durante il suo svolgimento purtroppo c'è stato un incidente causato, non per sua colpa, dal corridore Vansummeren che ha investito una spettatrice che si trovava in una zona in cui il pubblico non doveva esserci.
La donna, che ha riportato diverse fratture al volto, è subito entrata in coma e attualmente le sue condizioni sono in prognosi riservata. Anche Vansummeren è stato costretto al ritiro in seguito ad abrasioni e contusioni riportate durante la caduta.
Questo incidente riapre le polemiche sullo stato di sicurezza nel ciclismo, perché purtroppo va detto che troppe volte i corridori sono vittime di incidenti che si potrebbero evitare.
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