Era una delle tappe simbolo di questa corsa quella proposta oggi, con l'arrivo in salita che avrebbe fatto la differenza e dove gli uomini di classifica dovevano lottare per assicurarsi il giusto vantaggio sugli avversari e mettere in sicurezza la loro posizione. È così è stato. Purito nell'ultimo chilometro ha fatto la vera differenza ha dimostrato a tutti di essere pronto a prendersi la maglia Roja, sogno che coltiva da quando era bambino. Ora in classifica generale solo un secondo separa Aru da Rodriguez mentre Dumoulin continua a perdere terreno ed è costretto a cedere il terzo posto in classica a Rafal Majka. Domani sarà la giornata decisiva con un arrivo in salita ancora più aspro rispetto a quello odierno. La gara prende vita nel momento in cui i corridori centrano la fuga di giornata quando al traguardo mancano ancora 135 chilometri.
I fuggitivi sono: Maarten Tjallingii (LottoNL-Jumbo), Dominique Rollin (Cofidis), Pierre Rolland (Europcar), Blel Kadri (Ag2r-La Mondiale), Brayan Ramírez (Team Colombia), Natnael Berhane (MTN-Qhubeka), Haimar Zubeldia (Trek), Nikolas Maes (Etixx-Quick Step) e Ricardo Vilela (Caja Rural-Seguros RGA). La fuga di 9 che raggiunge un vantaggio massimo di 5' prosegue senza problemi fino a 11 chilometri dal traguardo, quando in testa al gruppo iniziano gli attacchi di Kadri e poi Berhane e ancora Ramirez. Nel gruppo dei migliori è intanto Quintana ad attaccare, ma prontamente Ramirez ricuce il buco, mentre nella coda del gruppo Dumoulin appare subito affaticato. Il gruppo maglia rossa ha proseguito negli ultimi chilometri compatto con Quintana alla ruota di Aru e nel gruppetto dei fuggitivi è stato Zubeldia della Trek a prendere il largo andando subito a guadagnare terreno. Il gruppo nel finale si è ricompattato e nell'ultimo chilometro di scatenerà la vera guerra. Purito attende il momento buono e a 900 metri dal traguardo sferra il suo attacco micidiale. Il capitano dell'Astana prova ad andargli a ruota ma il passo non è lo stesso come diversa è anche la sofferenza sul suo volto. Rodriguez non si girerà una sola volta indietro nell'intento di cercare i suoi avversari perché ha capito perfettamente di essere il più forte e la sua determinazione e voglia di vincere probabilmente alla fine gli daranno ragione regalandogli la vittoria più bella.
Domani la sedicesima tappa da Luarca a Ermita de Alba.
Quiros per un totale di 184 chilometri, potrebbe essere una delle frazioni decisive per la classifica finale con ben 6 GPM. Poi ci sarà il giorno di riposo e mercoledì si riprenderà con la temutissima cronometro individuale di Burgos.