Assoluti di nuoto, Pellegrini quarta nei 50 dorso vinti dalla Scalia. Scozzoli e Ceccon protagonisti

Assoluti di nuoto, Pellegrini quarta nei 50 dorso vinti dalla Scalia. Scozzoli e Ceccon protagonisti
di Piero Mei
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Aprile 2018, 19:33
L’uomo del giorno, nella seconda giornata degli Assoluti di nuoto a Riccione, che qualificano i vincitori e quelli che vanno meglio del tempo limite per gli Europei di agosto a Glasgow, è Fabio Scozzoli, ranista di valore continentale (e non solo). A trent’anni e dopo infortuni, contrattempi e cambiamenti, Fabio nuota i 100 sotto il minuto, al proprio record personale: il crono è infatti di 59.33, nove centesimi sotto il suo vecchio primato. Straordinario il passaggio dei primi 50, 27.32. E’ l’uomo rana.

“Sapevo di avere margini ma non sapevo di quanto potevo migliorare rispetto al mattimo: speravo almeno un secondo” ha detto. L’ha anche fatto: la mattina aveva nuotato in 1:00.60. “Ho fatto una prima vasca aggressiva, anche troppo e quella di ritorno in 32; forse dovrei essere meno aggressivo, perché gli ultimi 10 metri non vedevo più la luce”. A 30 anni battere i propri limiti::: “Ma i limiti sono spesso nostri e riusciamo a superarli, con il lavoro, con un team di persone con cui ci si prepara e che debbono essere competenti: ho la fortuna che quelle con cui lavoro io lo sono in ogni ambito, nutrizione, preparazione fisica, atletica e naturalmente l’acqua”.

IL RAGAZZO E LA “SUA” GARA
“Questa è la mia gara” aveva commentato stamattina Thomas Ceccon, ragazzo emergente, classe 2001, capelli lunghi, dopo le batterie dei 100 dorso; “La tua gara mi sembra un po’ troppo”, l’aveva ripreso Simone Sabbioni, il dorsista d’Italia. Ma aveva ragione Thomas: la finale dei 100 l’ha vinta lui. Thomas, che ha lasciato Vicenza per Verona dove ora si allena, perché “fare ogni fiorno un’ora e mezza di macchina non andava bene e a Verona ho la corta e la lunga vicine e posso allenarmi meglio”. Ceccon ha anche infranto per la prima volta il muro dei 54 secondi, nuotando in 53.94. Sabbioni, dopo una prima vasca d’attacco, al ritorno è stato racciuffato e preceduto al tocco, 54.23 il suo tempo, con terzo Ciccarese, il simpaticissimo romano che ha nel mirino la gara più lunga, i 200.

FEDE GIU’ DAL PODIO                                 
Federica Pellegrini non sale sul podio dei 50 dorso, e l’essere rimasta giù per terra sarebbe la notizia, non fosse che si tratta di una gara non “sua” (neppure a metà, come i 100), e che per Federica costituisce quasi un divertissement e una tappa di sveglia allo sprint che adesso frequenta. Comunque il tempo, 28.55, è il suo secondo di sempre pur se leggermente più alto di quello ottenuto in batteria. “Sono contenta di quello che sto facendo” ha detto, e ora farà i 100 dorso, i 100 stile libero. E la rana? “Quella è meglio di no, anche per chi la guarda”, scherza la nuova Federica, meno adrenalinica e più social.

La gara del dorso l’ha vinta Silvia Scalia, anche lei peggio in finale che non in batteria: ma “va bene così” dice e aggiunge: “E’ bello gareggiare con Federica, ti dà più stimoli”.

FARFALLE E FARFALLONE
Ottimi risultati per le due ragazze dello stile farfalla: nei 100 si qualifica come vincitrice Ilaria Bianchi (58.70) e prende il visto per Glasgow grazie al tempo Elena Di Liddo (57.75). Il tempo limite era di 58.4, “non è poi così difficile” aveva detto Ilaria, e per le due azzurre non lo è stato. “Tra noi è una bella sfida” dice, “ci fa crescere entrambe” dice la Di Liddo che ha avuto un gesto di disappunto: “Eh sì, pensavo di mettere la mano avanti”.

Tra le farfalle maschio un altro giovane in evidenza: è Andrea Vergani che dopo i 50 stile libero fa suoi anche i 50 farfalla nuotando in 23.65, crono che gli fa precedere il primatista italiano Piero Codia: “Il delfino l’ho preparato meno, ma le gare sono anche una questione mentale; volevo vincere, ed ho vinto due ori”. Anche Luca Dotto si è regalato questa gara ed ha vinto la finale B.

LA DONNA RANA
Francesca Fangio domina i 200 rana (2:26.72, primato personale) e manda auguri a tutti i familiari in tempi di compleanno, il papà domani e il nipotino di un anno i prossimi giorni. Voleva qualche centesimo in meno ma dice di essersi divertita, e guarda alla sfida con Martina Carraro, ranista ogni distanza, e qui seconda. Terza la Bartoloni, una adolescente addirittura del 2004!

SENZA FEDE
Andamento lento nei 200 stile libero senza la Pellegrini: si nuota intorno ai 2 minuti, e vince Stefania Pirozzi, 1:69.71, seconda la Caponi e terza, con una grande ultima vasca, Margherita Panziera, che frantuma il personale. “Il tempo non è entusiasmante” ammette la Pirozzi, che lascia i misti per dedicarsi al delfino e allo stile libero “che cercherò di approfondire con Federica”.

SOLDATI & CARABINIERI
Staffetta 4x200 maschile: le Forze Armate fermano l’Aniene. I due quartetti militari arrivano al titolo in perfetta parità, 7:16.31 il tempo totale nel quale toccano in contemporanea Matteo Ciampi dell’Esercito e Luca Dotto dei Carabinieri. Del primo quartetto, con assente Gabriele Detti, dolorino alla spalla, facevano parte con Ciampi anche Glessi, Di Fabio e Capitan Turrini; del secondo, con Luca Dotto, Samuel Pizzini richiamato d’urgenza dal fondo a sostituire un compagno, Filippo Megli e Marco Belotto che aveva un programma: “Capire se sapevo ancora nuotare”. Sa.

Risultati ufficiali e programma di domani su www.federnuoto.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA