«Credo molto nel legame con gli spettatori e con il territorio ed è per questo che nel nostro programma trovano spazio le suggestioni del momento e i grandi classici del repertorio. Faremo una Cenerentola in una scuola abbandonata nel quartiere di Danisinni, dopo l’Elisir dell’estate 2018, e avremo il debutto assoluto di una nuova opera che ho commissionato a Ludovico Einaudi “Winter Journey”, con la regia di Andò».
Alcune rarità come “Il Paradiso e le Peri” di Schumann o “La favorite” di Donizetti, «un finale originale con My fair Lady», aggiunge Giambrone, «i titoli immancabili e danza con il nostro corpo di ballo, uno dei quattro superstiti in Italia: un vanto».
Ma oltre a cantanti, direttori, maestri e registi, nella sala palermitana sono anche i bambini a godere dell’onore del palco.
C’è un’orchestra di musicisti tra i 5 e i 12 anni, un coro di voci bianche, il coro “Arcobaleno” con giovani cantanti di tutte le etnie e una cantoria: «Sono più di duecento. Il mio orgoglio. Una notte all’anno, li invito tutti a dormire qui con le tende. Una festa magica».
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