Renato Zero aggredito e rapinato dell'orologio davanti casa da due uomini: lo hanno avvicinato chiedendogli l'autografo

Renato Zero
di Paola Vuolo
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Sabato 10 Maggio 2014, 00:36 - Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 09:25

Renato Zero non poteva mai immaginare che fosse una rapina, che qualcuno volesse fargli del male. Sospettare dei due sorcini in moto era per lui impensabile, ed è caduto nella trappola dei rapinatori, che lo hanno colpito e gli hanno strappato dal braccio l’orologio da decine di migliaia di euro.

LA DINAMICA

Camilluccia, primo pomeriggio, il cantautore è alla guida della sua auto, una Porsche bianca imbocca il cancello che porta all’interno del comprensorio e rallenta davanti alla guardiola del portiere, quasi si ferma, il tempo di un saluto. Dietro di lui sopraggiungono due ragazzi su uno scooterone chiaro, sorridono al custode che si sporge dal vetro per chiedere dove sono diretti. «Faccelo salutà, vorremmo vedere Renato Zero da vicino per un autografo, un minuto». Nemmeno il portiere, abituato ai fan del cantautore, poteva pensare di trovarsi di fronte a due rapinatori. I centauri raggiungono l’auto del cantautore, lo affiancano dal lato della guida e probabilmente gli chiedono l’autografo, o almeno di farsi vedere meglio da loro. Dicono qualcosa che convince Renato Zero a sporgersi appena dal finestrino. I due lo colpiscono leggermente alla testa e gli strappano l’orologio dal polso, un Audemars Piguet Blac Hawk , che vale 45.000 euro. Il cantante si ferisce al polso mentre gli strappano l’orologio.

LE INDAGINI

Il custode vede i rapinatori scappare, chiama il 113, in via della Camilluccia arriva una volante del commissariato Ponte Milvio, e un equipaggio della squadra mobile diretta da Renato cortese. Il cantautore viene ascoltato dagli investigatori, renato zero dice di non avere avuto paura. Ed ora è caccia ai rapinatori, due giovani quasi certamente italiani, «forse romani», avrebbe detto il custode. Ma gli investigatori, pur non escludendo nessuna ipotesi, ritengono che i due giovani, uno biondo con la barba, l’altro moro, che indossavano giacche scure, e hanno agito con il volto mezzo coperto dai caschi e dagli occhiali da sole, possano fare parte di una delle bande di napoletani specializzate nelle rapine di orologi preziosi. Rapinatori in trasferta, chiamati dagli investigatori «quelli della banda del Rolex», che arrivano a Roma solo per mettere a segno il colpo, usano motorini rubati e poi ripartono.

I due che hanno aggredito Renato Zero hanno usato certamente uno scooter rubato, e secondo chi indaga non avrebbero agito a caso, seguivano la vittima e forse hanno fatto la posta al cantautore anche nei giorni precedenti. Durante la rapina Renato Zero non ha riportato ferite, appena qualche graffio al polso. Un anno fa, a marzo, la banda del Rolex aveva preso di mira Lino Banfi, due rapinatori su uno scooterone avevano fermato l’attore a piazza Bologna, poco lontano da casa. Lo avevano minacciato e obbligato a sfilarsi l’orologio d’oro. I banditi parlavano con uno spiccato accento napoletano e il loro volto nascosto dai caschi integrali. Secondo gli investigatori i banditi che hanno aggredito Renato Zero hanno evitato i caschi integrali per non insospettire il custode.

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