Sanremo incorona Arisa. Poi Rubino e Gualazzi

Arisa (Stanisci/Toiati)
4 Minuti di Lettura
Sabato 22 Febbraio 2014, 20:27 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 15:37

Arisa con la sua Controvento vince la 64esima edizione del Festival di Sanremo battendo gli altri due finalisti Renzo Rubino con Ora e Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots con Liberi o no. Il verdetto finale arriva al termine di una serata animata soprattutto da Ligabue, dal fenomeno belga Stromae e dalla performance di Maurizio Crozza. Il comico è salito sul palco dell'Ariston con uno scudo con sopra la scritta pace. Poi ha attaccato John Elkann e prima di andare via ha imitato il neo premier Matteo Renzi.

Escluso Renga il favorito. Francesco Renga era arrivato primo nella classifica provvisoria di mercoledì stilata in base al televoto.

Ma alla fine non ha avuto la meglio. Arisa ha vinto in base al televoto e ai giudizi della giuria di qualità (50 e 50) presieduta dal regista Paolo Virzì (molto eterogenea con Rocco Tanica e Paolo Jannacci, ma anche con gente che con la musica c'entra assai poco da Giorgia Surina a Aldo Nove e Silvia Avallone).

I premi di Luciana. Luciana Littizzetto, prima di annunciare i tre finalisti ha assegnato i suoi premi speciali. Premio Frangia a Noemi, Premio Mercalli ai Perturbazione, Premio antifurto di casa ad Antonella Ruggiero, Premio attori non protagonisti agli orecchini di Francesco Sarcina, Premio famiglia più numerosa in platea a Rocco Hunt, Premio Non c'è mutanda che tenga a Francesco Renga. Ha poi assegnato anche il Premio palle d'acciaio all'Orchestra e il Premio Brandacujun a Fabio Fazio.

Nozze Fazio-Littizzetto. La serata finale si è aperta con Terence Hill-Don Matteo intento a celebrare il matrimonio tra Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. «Vi dichiaro marito e moglie finché Sanremo non vi separi» ha dichiarato. Poi i due, in abito da cerimonia, Fazio in tight e cilindro, Luciana in bianco, hanno cantato «Un corpo e un'anima». Terence Hill era entrato all'Ariston scendendo le scale in bicicletta accompagnato dal fischio di Trinità.

Standing ovation per Ligabue. I fan hanno assediato il Teatro Ariston già dalla mattina ma quando Ligabue sale sul palco l'entusiasmo esplode anche in sala, tra cori e applausi, e culmina in una standing ovation. Dopo l'esibizione, in cui ha cantato alcune tra le sue canzoni più famose, storiche e recenti, Fazio prova a farlo parlare del significato dei testi dell'album besteseller 'Mondovisione' anche in relazione al tema della bellezza che ha punteggiato tutto il festival. Lui accenna una risposta ma si ferma quasi subito: «stiamo già finendo nello spiegone quindi ci fermiamo qui».

Microfono rotto, Gualazzi interrotto. Quando l'esibizione riprende si verifica anche un fuoriprogramma: pochi secondi dall'inizio della sua esibizione con The bloody beetroots Raphael Gualazzi è stato interrotto da Fabio Fazio perché il suo microfono non funzionava e si sentiva solo la musica. Fazio ha ironizzato sul fatto che fosse la prima performance introdotta da Pif, l'ideatore e protagonista del prefestival con Sanremo & Sanromolo nonché ex Iena.

A De André il premio della critica. Cristiano De Andrè con la canzone 'Invisibili' è il vincitore del Premio della Critica Mia Martini, nella sezione Campioni. Hanno votato 112 giornalisti accreditati al Festival. Voti validi 104, schede nulle 8. De Andrè ha ottenuto 42 voti, Perturbazione con 'L'unica' 15 voti e 8 Renzo Rubino con 'Ora'. I Perturbazione hanno vinto con 31 voti il premio della Sala Stampa Radio-tv-web «Lucio Dalla». Dodici voti anche per Arisa, 10 per Noemi e Renzo Rubino, 9 per Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots, 8 per Cristiano De Andrè e Francesco Renga, 4 per Antonella Ruggiero, 3 per Frankie hi-nrg mc e Ron. Due voti anche per Giusy Ferreri, Giuliano Palma e Francesco Sarcina, 1 per Riccardo Sinigallia. Una scheda bianca.

© RIPRODUZIONE RISERVATA