Ron in concerto a Milano in sostegno ai malati di Sla

Ron
di Rita Vecchio
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Martedì 7 Marzo 2017, 09:13 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 16:53
Ron sale sul palco per un concerto evento benefico. Lo dedica ai malati di Sla e si porta dietro un po’ di “cari amici”. Causa occasionale è dare voce all’Aisla, impegnata nell’assistenza e nella cura dei malati di SLA, sostenendo anche lo sviluppo della ricerca scientifica di questa malattia neurodegenerativa.

“L’ottava meraviglia”, brano che Rosalino Cellamare ha portato in gara all’ultimo Festival di Sanremo (e in scaletta), ne dimostra l’attenzione al tema. «Solo loro che mi danno la forza. Gli amici fragili sono degli eroi», dice a inizio concerto. Con quello di ieri sera al Teatro Dal Verme di Milano, si anticipa "La forza di dire sì tour" in partenza. Alcune date già confermate, tra cui il 3 maggio a Roma, all’Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi. Ron canta pezzi del suo repertorio. Ricorda Lucio Dalla. Racconta aneddoti, storie. Esprime pensieri ed emozioni. Si parla anche di eutanasia.

Tema attuale più che mai. «Pur essendo un cattolico, credo che nessuno possa entrare nella testa di un malato. Non punto il dito a nessuno. Spero che la malattia possa insegnare qualcosa a tutti». Cita il Libro di Robert Schneider “Le voci del mondo” e il tedesco Mathias Rust che trent'anni fa con un piccolo aereo da turismo Cessna 172 atterrò a Mosca rullando fino alla piazza Rossa eludendo i servizi di sicurezza sovietici («Ho sempre creduto che l'uomo potesse essere meglio di quello che è. Sono convinto che gli uomini non sono cattivi e che il mondo avrà una grande anima». Perché a parte la musica, ciò che arriva è “il cuore” e la grande sensibilità di un artista che ha sempre tanto da dire. Oltre le note.

Tanti gli ospiti. Da Luca Barbarossa che da Roma arriva «con furore», come dice sorridendo. «Bello essere qui. Ieri sera sono andato con Gianni Morandi a vedere la partita Bologna-Lazio  - racconta - ma ero preoccupatissimo pensassero che io fossi della Lazio (Io sono della Roma). Morandi in compenso, dall’energia che aveva, pareva mio figlio». E poi Max Pezzali, Elodie, Annalisa,Syria, Francesco Renga, Federico Zampaglione, Nek («grazie per quello che fai senza chiedere nulla», gli dice prima di lasciare il palco), Omar Pedrini, Tosca, Luca Carboni. Con lui canta “Anime", «canzone che mi ha dato molte emozioni dal primo ascolto. Sono felice di essere qui». Non mancava nemmeno Loredana Bertè che con “Malata”  dà vita a un duetto intenso con Ron. E se a questi si aggiungono anche i nomi di due musicisti come Giuseppe Barbera e della violoncellista Giovanna Famulari, si capisce come il risultato musicale sia stato raggiunto.

Una scaletta di ventidue brani che prende avvio con “Le foglie e il vento” cantata da Ron non a caso in introduce le oltre due ore di concerto.
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