Sanremo e quote rosa: l'unica donna sul podio è Andrea Mirò

Andrea Mirò (Stanisci/Toiati)
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Sabato 22 Febbraio 2014, 20:37 - Ultimo aggiornamento: 22:47

Con Andrea Mir, unico direttore d'orchestra in gonnella al 64esimo festival di Sanremo, si parla di quote rosa. «Diciamo che si potrebbe fare di più - dice all'Ansa - ci sarebbe spazio anche per qualche altra donna, ma Sanremo, come il Paese, si evolve lentamente».

Quote rosa al Festival. L'artista, cantautrice e polistrumentista, dirige l'orchestra per la band Perturbazione, tra i Big, e per Zibba, già vincitore del premio della Critica Mia Martini e del premio della sala stampa radio-tv-web, tra le Nuove Proposte. «Negli ultimi anni al festival le direttrici d'orchestra latitano. È il classico ruolo ricoperto da uomini perché tenere in mano una bacchetta e, quindi, le redini delle esecuzioni, è un ruolo di potere», spiega.

Sanremo grande opportunità. Il Festival va di pari passo con la società, a suo avviso. «A poco a poco si sdoganano alcune cose anche a Sanremo». Anche nelle scelte musicali, aggiunge, «sono stati ammessi generi diversi dal solito e artisti che fino a qualche anno fa non sarebbero stati inseriti nella rosa». Una conquista che «non deve essere un deterrente per i grandi nomi della musica perché è il segno dei tempi che cambiano ed è un riconoscimento alla qualità delle canzoni, musica e testo. Insomma - esclama - chi snobba oggi Sanremo è folle, non puoi perdere un'opportunità del genere se ti viene data».

Un album in uscita. Delle canzoni in gara, oltre al pezzo dei Perturbazione, 'L'unica', e a quello di Zibba, 'Senza di te', anche per ovvio campanilismo, Mirò apprezza molto 'Controvento' di Arisa. Per un orecchio esperto come il suo, come per tutti, la gradevolezza del brano cresce con il numero di ascolti. «Alcune canzoni sono più dirette, come quella di Zibba, che entra subito in testa. Altre lo sono meno, ma non per questo sono meno belle. L'essenzialità spesso è un punto di arrivo» aggiunge. Tolti i panni di direttore d'orchestra del festival, Andrea Mirò pubblicherà la prossima settimana l'album 'Segni e particolari', inciso con Alberto Patrucco con cui, conclude, «condivido l'amore per i francesi, in particolare Georges Brassens».

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