"Togli il fermo": il rituale collettivo della pittura all’American Academy of Rome

Togli il fermo, mostra collettiva all’American Academy of Rome
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Lunedì 25 Novembre 2013, 14:02 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 11:19

Come in un rituale collettivo, oggi dalle 18 alle 21, Concetta Modica coinvolger gli altri sei artisti della mostra collettiva “Togli il fermo” alla pittura di un paesaggio su una brocca di terracotta realizzata dagli artigiani di Caltagirone. Si tratta di “paesaggio sull’acqua”, opera ideata per il progetto espositivo che si inaugura questa sera all’American Academy of Rome (via Angelo Masina 5, fino al 16 dicembre, info: www.aarome.org) e che ha coinvolto l’istituzione statunitense in una collaborazione con RISO, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia ed il suo archivio di artisti, S.A.C.S (Sportello per l’Arte Contemporanea della Sicilia).

Durante una residenza a giugno, ospiti dello chef Antonello Colonna al Vallefredda resort di Labico, i sette artisti in mostra (Giuseppe Buzzotta, Gabriella Ciancimino, Silvia Giambrone, Giuseppe Lana, Filippo Leonardi, Concetta Modica, /barbaragurrieri/group) hanno sviluppato una forte sintonia, affinando lo sguardo verso un orizzonte comune, accompagnati in questo percorso dal noto artista di origini giamaicane Nari Ward, in qualità di “guest curator”, ex-fellow in residenza all’Accademia Americana lo scorso anno.

Insieme al comitato scientifico di SACS 2013 (composto da Laura Barreca, Daniela Bigi, Lorenzo Bruni, Valentina Bruschi, Giovanni Iovane e Cristiana Perrella), gli artisti hanno approfondito la loro conoscenza del territorio intorno a Roma, riflettendo intorno ad alcuni temi fondamentali – paesaggio, cibo, socialità, sostenibilità e identità culturale – con il contributo dell’incontro con critici, antropologi, scrittori, agricoltori e artisti, invitati a prendere parte ai laboratori e le discussioni organizzate nella campagna romana.

Il risultato è esposto da oggi nella mostra, “Togli il fermo / Let it go”, curata da Nari Ward, che racconta questo processo di relazione e ideazione, sviluppato in un dialogo continuo iniziato cinque mesi fa. Il titolo della mostra riflette lo spirito più intimo di questo progetto: “togli il fermo” è una frase simpatica emersa nelle discussioni a Vallefredda e che indica il lasciarsi andare, l’abbassare le difese rendendosi disponibile allo scambio e all’incontro con l’altro. In anteprima alcune immagini dell’allestimento della mostra pubblicate da Artribune.

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