Spring Attitude, dal Maxxi all’ex Mattatoio: le arti visive e la musica elettronica invadono i musei di Roma

Spring Attitude 2015
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Giovedì 7 Maggio 2015, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 18 Maggio, 07:56

Musica elettronica, arti visive e luoghi contemporanei della Capitale. E’ tutto pronto per l’appuntamento di primavera con le console e le performance di Spring Attitude, il festival internazionale delle contaminazioni sonore (e non solo) più all’avanguardia che tornerà a Roma dal 14 al 17 maggio, per la sesta edizione, forte delle oltre 6mila presenze dello scorso anno.

Con più di 30 tra i migliori producer e dj provenienti da tutto il mondo (Sbtrkt, Apparat e Siriusmodeselektor sono solo alcuni degli ospiti attesi), 40 ore di musica, migliaia di abbonamenti venduti e tantissime prenotazioni che continuano ad arrivare dall’estero, la line up di Spring Attitude 2015 punta per il 35% su artisti italiani. “Faranno una bellissima figura e siamo orgogliosi della loro presenza, perché - spiega Andrea Esu della crew SA - l'elettronica è anche nel nostro Paese”. E poiché le sonorità del festival sono fatte di contaminazioni, questa volta se ne aggiungono altre: la musica di Spring Attitude si accompagnerà infatti all’arte contemporanea, invadendo i luoghi della Capitale che più la rappresentano. A partire dalla location scelta per la conferenza di presentazione dell’evento, un balcone panoramico sui Fori Imperiali.

Protagonisti con Spring Attitude saranno il Maxxi di via Guido Reni e La Pelanda & Factory, negli spazi dell’ex Mattatoio di Testaccio che, per l’occasione, diventeranno dei veri e propri dance floor insieme all’ormai consolidata presenza di Spazio Novecento all’Eur. Si parte giovedì 14 maggio al Maxxi con le magie di John Talabot e l’house cosmica di un artista che è riuscito a tenere nascosto il volto per anni. Poi sarà la volta di CutHands, il "grande vecchio" dell'underground più misterioso.

Non solo musica a Spring Attitude. Con il progetto “Spring + On” a cura di Caterina Tomeo, al festival si alterneranno performance d’eccezione, con tre nomi fortissimi nelle arti visive: il tedesco Robert Henke, l’olandese Edwin van der Heide e i romani Quite Ensemble.

Per la serata di apertura al Maxxi, tre i set progettati per sfidare le frontiere della percezione sensoriale, coinvolgendo attivamente lo spettatore fin dentro l’opera. “In questa scelta - spiega la curatrice - si nasconde una sottile richiesta di assunzione di responsabilità: il pubblico non può restare anonimo; deve essere presente e partecipe. Più in generale, il nostro obiettivo è dare al festival un respiro sempre più multidisciplinare, organizzando nelle prossime edizioni momenti di studio e approfondimento dedicati, anche per bambini”. Perché d’ora in poi, la sfida di Spring Attitude è quella di riuscire ancora di più a portare la cultura giovanile negli spazi istituzionali, con una manifestazione che prevede ormai una programmazione anche pomeridiana, per aprire il mondo SA anche alle famiglie. Anticipando di circa un mese la rassegna della sorella maggiore di Barcellona, il Sónar, che vanta 150mila presenze in pochi giorni di eventi, Spring Attitude punta a dare un contributo all’economia capitolina, diventando già dal prossimo anno una kermesse che si ripeterà più volte durante il 2016, coinvolgendo anche la fotografia e il cinema.

Dal Maxxi alla Pelanda, un calendario da cerchiare in rosso. All’interno del museo di via Guido Reni, sempre nella serata di giovedì, si alterneranno i live di Dean Blunt, l’eroe oscuro della sperimentazione più tagliente e uno dei talenti della nuova scena italiana, Yakamoto Kotzuga, all’anagrafe Giacomo Mazzucato. Il 15 maggio sarà davvero un venerdì da cerchiare in rosso sul calendario: a La Pelanda & Factory arriva Sbtrkt, che per gli appassionati di elettronica, non ha certo bisogno di presentazioni. Con lui Clap! Clap!, alias Cristiano Crisci, e il salentino Populous. E ancora, il britannico Ambassadeurs, l’americano Romare e i giovanissimi Glass Animals, direttamente da Oxford. Per finire poi con Redinho, Shigeto e l’Africa come non l'avete mai sentita, di Dj Khalab. Sabato, ad aprire il pomeriggio all’ex Mattatoio, sarà Lorenzo Nada, in arte Godblesscomputers, uno dei migliori talenti emergenti dell’elettronica italiana. Con lui, tanti altri, come gli immancabili dj nostrani Sine One e Fabrice, alias Fabrizio Esu. Serata d’eccezione il 16 maggio a Spazio Novecento, dove si andrà avanti fino al mattino: l’aspettativa è altissima per l’anteprima mondiale di Siriusmodeselektor, l’inedita collaborazione fra i Modeselektor, trionfatori su tutto ciò che è techno e house e il “best kept secret” della scena elettronica tedesca Siriusmo. Re della console, l'attesissimo Apparat, sempre per restare di casa a Berlino, che lascerà i piatti all'anima jazz, indie e persino metal dell'affascinante Kelela.

Gran finale con il closing party di Red Bull. Domenica 17 maggio si chiuderà in bellezza con la festa di Red Bull Music Academy. Dalle 18 in poi, negli spazi della Factory di Testaccio, si esibiranno tra gli altri l’inglese Clark e l’italiano Indian Wells. Il primo promette un live stratosferico per la sua sensibilità armonica. Il secondo si muove in un territorio digitale emozionante. Un festival, quello di Spring Attitude, autoprodotto e autofinanziato da Esperanza srl, con l’Amministrazione capitolina che concede spazi gratuiti per la kermesse. Come spiega in conferenza Giovanna Marinelli assessore alla Cultura e al Turismo di Roma Capitale, “questa esperienza è un esempio di rapporto sano e prospettico tra pubblico e privato. Bisogna cambiare le regole del gioco, le attività culturali devono saper apportare un contributo, di modo che il pubblico sia di supporto, aiutando gli organizzatori a fare rete e ad individuare i luoghi giusti. Dobbiamo programmare questa città con orari diversi da quelli tradizionali, questo festival dice che Roma, oltre ad essere archeologicamente stupenda, ha una forte produzione artistica contemporanea e luoghi di architettura preziosi. Per mantenere la vocazione internazionale della kermesse, abbiamo bisogno di tante alleanze, da parte di tutte le istituzioni”. Spring Attitude è realizzato con il patrocinio della Presidenza dell'Assemblea Capitolina, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo di Roma Capitale, l'Assessorato alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità di Roma Capitale; in collaborazione con l’Ambasciata Britannica, l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, British Council, Goethe Institut, con il sostegno dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma, e con la sponsorizzazione di Red Bull Music Academy e Desperados (www.springattitude.it; www.facebook.com/Springattitude; info@springattitude.it. Biglietti disponibili su www.vivaticket.it).