Letizia Battaglia, al Maxxi gli scatti crudeli della fotografa siciliana

Letizia Battaglia, al Maxxi gli scatti crudeli della fotografa siciliana
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Lunedì 4 Luglio 2016, 17:20 - Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 08:35

Per oltre trent'anni ha fotografato la sua terra, la Sicilia, con immagini in bianco e nero crude e dolorose, denunciando la mafia e gli attacchi alla società civile. È Letizia Battaglia (Palermo, 1935), protagonista martedì 5 luglio alle 20 (Piazza del Maxxi, spazio Yap) del primo appuntamento con "Talk like a photographer", il ciclo di incontri con alcuni dei fotografi i cui lavori sono esposti nella mostra "Extraordinary Visions. L’talia ci guarda", al Maxxi fino al prossimo 23 ottobre 2016.

 
Letizia Battaglia, cui il prossimo autunno il Maxxi dedica una grande mostra che ripercorre tutto il suo straordinario percorso artistico (in collaborazione con ZAC – Cantieri culturali della Zisa di Palermo) sarà intervistata da Margherita Guccione, Direttore Maxxi Architettura, Bartolomeo Pietromarchi, Direttore Maxxi Arte, Paolo Falcone, curatore della mostra a lei dedicata Antholgia, a Palermo. Il lavoro di Letizia Battaglia si distingue per l’appassionato impegno sociale e politico.

Tra le più audaci e impegnate fotografe italiane, è stata responsabile dei servizi fotografici de «L'Ora» di Palermo, per cui ha realizzato alcuni tra i reportage più coraggiosi e incisivi. Nel corso degli anni ha messo il suo talento e il suo impegno al servizio di cause diverse, dalla questione femminile, ai problemi ambientali, ai diritti dei carcerati. Un impegno che le è valso molti riconoscimenti, come il premio "W. Eugene Smith" per la fotografia sociale (1985), il Deutschen Gesellschaft für Photographie (2007) o il Cornell Capa Infinity Award di New York (2009), per citarne solo alcuni tra i più prestigiosi. È cofondatrice del centro di documentazione "Giuseppe Impastato".

Nella mostra Extraordinary Visions, sono esposti 6 scatti che denunciano incuria e scempi, ecologici ed estetici, della costa siciliana, realizzati per il Maxxi in occasione del progetto Atlante Italiano.

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