Potranno presentare domanda persone giuridiche (pubbliche e private) senza scopo di lucro e con sede legale non in Italia, che abbiano come finalità la promozione delle arti visive contemporanee: musei, istituti universitari, kunsthalle, kunstverein, kunsthaus, centri per l'arte contemporanea, fondazioni, spazi alternativi, associazioni culturali e organizzazioni come biennali, triennali o quadriennali. Ogni domanda di finanziamento non potrà eccedere l'importo di 12.000 euro. Le voci di spesa ammissibili possono riguardare, ad esempio, il trasporto e l'assicurazione delle opere, le spese di viaggio e ospitalità degli artisti, il cachet dei performer, le spese per pubblicazioni e traduzioni, così come per la documentazione audio-video. Sono invece esclusi i costi relativi alla produzione delle opere.
Il progetto viene precisato, si pone in un rapporto di complementarità rispetto a Italian Council, promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del MiBACT per sostenere la produzione e la disseminazione di nuove opere di artisti italiani contemporanei.
A valutare le domande un comitato scientifico composto da Cristiana Collu (direttrice della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma), Alberto Garutti (artista e docente), Cesare Pietroiusti (artista e docente), Andrea Viliani (direttore del MADRE - Museo d'arte contemporanea Donnaregina, Napoli). Del comitato faranno parte anche il direttore artistico e il curatore della Fondazione, Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol. «Q-INTERNATIONAL», spiega Sarah Cosulich, «permetterà di stimolare l'attenzione nei confronti degli artisti italiani da parte di musei e spazi per l'arte di tutto il mondo. Al tempo stesso, aiuterà a compiere una mappatura approfondita e aggiornata della nostra arte».
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