Giacomo Balla, maestro futurista celebrato ad Alba dalla Fondazione Ferrero

© Giacomo Balla, by SIAE 2016.
di Mariapia Bruno
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Martedì 1 Novembre 2016, 22:57 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 18:30
Se alla Gam di Torino la mostra Protoballa. La Torino del giovane Balla, racconta gli anni della giovinezza del dinamico futurista e divisionista Giacomo Balla (Torino 1871 – Roma 1958), la Fondazione Piera Pietro e Giovanni Ferrero di Alba rende omaggio all'artista con una ambiziosa mostra intitolata Futurballa. La retrospettiva, che rimarrà aperta al pubblico fino al 27 febbraio 2017, è curata da Ester Coen e racconta, attraverso diverse sezioni tematiche, l'evoluzione artistica e umana del pittore amante del dinamismo e della modernità. Partendo dalle prime sperimentazioni divisioniste e passando attraverso gli studi sulla percezione della luce si arriva, infine, al Balla più maturo e futurista.

Le opere del primo apprendistato torinese documentano la fase che vide l'artista dedicarsi ai temi dell'alienazione e della sofferenza: grande è la sensibilità tecnica che traspare. Seguono le composizioni caratterizzate da quella inconfondibile pennellata ricca di filamenti luminosi, dove domina un forte constrasto di chiari e scuri: siamo agli albori della svolta futurista. Il movimento e la dinamicità suggelleranno lo stile e la fama di Balla, il quale diventerà un punto di riferimento fondamentale per diversi artisti attratti dalla poetica del Futurismo. Il Polittico dei viventi, La mano del violinista, la Bambina che corre sul balcone, Dinamismo di un cane al guinzaglio sono solo alcune delle opere, provenienti da importanti musei e collezioni, che danno vita ad un percorso espositivo davvero esaustivo.
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