Da Stonehenge alle piramidi, viaggio tra “I misteri dell’archeologia” nel libro di Cristiana Barandoni

I misteri dell'archeologia
di Sabrina Quartieri
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Sabato 5 Marzo 2016, 12:58 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 14:22
Dagli oracoli di Delfi a Stonehenge, dalla scomparsa del popolo dei Mitanni fino ai culti dell'antico Egitto: tra appassionanti storie e affascinanti enigmi, il libro di Cristiana Barandoni è un incredibile viaggio tra “I misteri dell’archeologia”. Un saggio, edito da Newton Compton, rigoroso ma non accademico, di una studiosa che vuole restituire al grande pubblico le più recenti scoperte, mettendo in discussione, a volte, le certezze acquisite. Pagina dopo pagina, nel testo si indaga su chi abbia costruito Stonehenge e su quale sia stata la tecnologia usata per erigere le piramidi; ancora, ci si chiede il perché nessuno sappia dove sia la tomba di Gengis Khan, e se sia vero che la Sindone custodisce il ritratto di Cristo.

Dalla Preistoria al Medioevo, il lettore avrà l'opportunità di ripercorrere le vicende di tantissimi misteri irrisolti, e le storie dei tanti studiosi che li hanno indagati. L’autrice, che interroga l'antichità in cerca di risposte, crede infatti che tutti debbano potersi rapportare all'antico e godere delle forti sensazioni che è in grado di trasmettere. Per questo motivo, secondo la scrittrice, l'archeologia deve anche uscire dalle aule universitarie ed andare in mezzo alla gente, altrimenti diventerà un "mondo" sempre più isolato e asfittico, e alla fine non riuscirà neppure più ad emozionare. «So che in molti strizzeranno il naso perché penseranno che questo è un testo leggero e speculativo, ma in realtà non lo è», avverte la Barandoni, che è una ferma sostenitrice della tesi che l'archeologia non abbia bisogno di essere spettacolarizzata. La materia è già intrigante di suo, senza dover ricorrere agli ufo o a storie forzatamente romanzate. 

«Ho deciso di mescolare assieme episodi che nulla hanno in comune tra di loro, se non che sono così straordinari e spesso misteriosi che valeva la pena di raccontarli a chi ne è all’oscuro», spiega l’autrice. Nelle pagine vengono ricordate storie di vita durissime, come quella delle Pizie di Delfi, veggenti, maghe o ancor peggio streghe, costrette a inalare gas tossici. Ancora, si svela l'incredibile storia dei Sigilli mediorientali, minuscoli oggetti capaci di rievocare episodi del passato quasi onirici, come anche di popoli scomparsi nelle sabbie del deserto. Uno dopo l'altro, i fatti narrati conducono il lettore indietro nel tempo di migliaia di anni, tra luoghi reconditi e storie millenarie. Alla fine, il vero intento del libro è un invito a comprendere, e perché no, a recarsi sui luoghi degli enigmi, per sperimentare di persona il passato nella sua complessità, e nel suo infinito e affascinante splendore.


Cristiana Barandoni “I misteri dell’archeologia” (ed. Newton Compton, pp. 384, euro 12)
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