I 5 milioni di euro, destinati agli attori e doppiatori iscritti e non al Nuovoimaie, sono così ripartiti: tre milioni di euro per la produzione cinematografica e audiovisiva, ottocentomila euro per la produzione teatrale, settecentomila euro per la distribuzione dei progetti audiovisivi e teatrali finanziati, quattrocentomila euro per gli artisti che versano in stato di indigenza, e infine centomila euro per aiutare le attrici in maternità.
“Nuovoimaie distribuirà agli artisti che ne faranno richiesta, a partire dal 15 settembre, finanziamenti per sostenere la produzione di un film o di un cortometraggio”, dice il presidente Andrea Miccichè. “La nostra scelta - continua - è chiara, vogliamo finanziare tanti progetti, sostenere più artisti, perché crediamo che così si possa innescare un circolo virtuoso in un settore vitale come quello dell’arte audiovisiva e teatrale, che risente profondamente della crisi che stiamo attraversando”.
Nuovoimaie distribuirà anche agli artisti che ne faranno domanda, e che avranno i requisiti, un assegno una tantum da 5 mila euro.
Luisa Ranieri ha ricordato l’attenzione che Nuovoimaie ha dedicato alle attrici madri. “Da mamma ho capito che è importante sentirsi aiutate. Noi artisti siamo precari in tutto, ma è bello sapere che c’è un istituto che si occupa di noi”.
I 5 milioni di euro derivano interamente dalla contestata copia privata. “Quando acquistiamo un device tecnologico o un supporto vergine capace di copiare 1, 10, 100 volte un brano musicale o un film – sostiene il presidente di Nuovoimaie – paghiamo una sorta di “compensazione”, un piccolo dovuto riconoscimento, all’artista che dalla copia di un’opera non riceve i diritti che gli spetterebbero se quella stessa opera fosse acquistata”.
Nuovoimaie, che è un ente privato che lavora sotto la vigilanza del Mibac, del Ministero del Lavoro e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, deve destinare per legge il 50% dell’introito da copia privata ad attività di studio, ricerca, promozione, formazione e sostegno degli artisti.
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