La «Santa Margherita» era custodita nelle Privy Lodging Rooms di Whitehall Palace - una serie di appartamenti privati - dove Carlo I conservava i suoi quadri più preziosi. Secondo gli inventari e le annotazioni del 1639, la «Santa Margherita» è elencata come appesa nella First Privy Lodging Room, l'appartamento più sontuoso, dove era esposto accanto agli altri capolavori di Tiziano: «Jacopo Pesaro davanti a San Pietro» (oggi al Koninklijk Museum voor Schone Kunsten di Anversa), «Venere con organista» e «Alfonso d'Avalos arringa le truppe» (entrambi oggi al Prado, Madrid) e altre tre opere attualmente esposte al Louvre di Parigi. Subito dopo l'esecuzione del re nel 1649, il Parlamento inglese decise di vendere la sua grande collezione del sovrano sia per raccogliere fondi per la nazione, sia per pagare debiti del re stesso.
Durante il suo regno, Carlo I si impegnò strenuamente per costituire una collezione d'arte a livello delle case regnanti europee.
Nato in una famiglia con profondi legami con l'arte, Carlo I fu appassionato di storia dell'arte e viaggiò in Europa per acquisire opere dei grandi artisti, tra cui Leonardo da Vinci, Raffaello e Correggio. Alexander Bell, co-presidente del Dipartimento di Dipinti Antichi di Sotheby's, ha commentato: «Gli inventari e le valutazioni della collezione di Carlo I compilata nel 1649 sono documenti unici che forniscono affascinanti indicazioni sul valore relativo delle opere all'epoca». Gli inventari registrano, infatti, per Tiziano: la «Santa Margherita» con una cifra pari a 100 sterline; la «Venere con organista» (Prado, Madrid) a 150 sterline e l'«Allegoria di Alfonso d'Avalos» (al Louvre di Parigi) a 250 sterline. Ma la stragrande maggioranza delle opere nella leggendaria collezione, tra cui l'ormai famoso «Salvator Mundi» attribuito a Leonardo Da Vinci (il quadro più caro del mondo, venduto a 450,3 milioni di dollari nel novembre scorso) erano stimati attorno a 30 sterline. I quadri più celebri della collezione del re erano la «Madonna della Perla» di Raffaello (al Prado di Madrid), registrata a 2.000 sterline, e «Giove e Antiope» di Correggio (al Louvre di Parigi), registrato a 1.000 sterline.
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