Era il 1946 quando Picasso conobbe Suzanne e Georges Ramié Douly alla mostra annuale di ceramiche di Vallauris, in Francia. La scoperta della nuova tecnica gli parve una nuova sfida per far dialogare immagini e forme. La visita al loro atelier Madoura e i primi lavori dell’artista spagnolo diedero il via ad una produzione di 633 opere. L’anno dopo, infatti, venne offerto a Picasso un posto permanente in laboratorio. Dalla collaborazione presero vita vasi, sculture, targhe ma anche servizi da tavola decorati a tema (con ritratti o immagini della natura). Fino agli anni Settanta il genio di Malaga lavorò alla ceramica con la stessa dedizione profusa nei quadri.
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