“È sempre interessante fare film e Leonardo Di Caprio è stato spesso paragonato a Lenin da giovane - ha affermato all’Independent Valery Karpov, alle cui ultime parole il confronto tra le foto del pensatore bolscevico da ragazzo e le immagini del DiCaprio trentenne sembra effettivamente dare sostegno -. Abbiamo abbastanza scenografie e oggetti di scena per ricreare l'epoca della rivoluzione”.
La proposta della Lenfilm arriva - non certo a caso - a pochi giorni dalle dichiarazioni rilasciate dal divo di Titanic a Die Welt, quotidiano tedesco a cui la star statunitense aveva confidato l’ambizione di vestire al cinema i panni dello stesso Lenin, di Vladimir Putin o di Grigorij Rasputin: “Penso che ci dovrebbero essere più un film sulla storia russa”, aveva poi aggiunto.
L’idea naturalmente non dispiace neanche in Russia, dove però il pensiero di un inedito Di Caprio in versione Lenin sta facendo storcere il naso ai “nipotini” più integralisti del celebre rivoluzionario. Il partito degli oppositori è ben rappresentato da Sergej Malinkovich, presidente della sezione interregionale dei comunisti di Pietroburgo e della regione di Leningrado, la culla della rivoluzione d'Ottobre, secondo cui a interpretare Lenin dovrebbe essere un attore locale. Se così non fosse, il boicottaggio verso la pellicola sarebbe bello che servito: “Abbiamo mandato una lettera alla Lenfilm per comunicare che siamo pronti a provocare azioni di protesta nei confronti del film. Dovranno trovare un interprete russo”. DiCaprio avvisato, mezzo salvato.
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