Laura Antonelli, «da malizia a mestizia»: dall'ex compagno Belmondo a Salvini, il ricordo corre sul web

Laura Antonelli, «da malizia a mestizia»: dall'ex compagno Belmondo a Salvini, il ricordo corre sul web
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Lunedì 22 Giugno 2015, 16:36 - Ultimo aggiornamento: 16:38
«Una compagna adorabile, dallo charme eccezionale». A poche ore dalla notizia della morte di Laura Antonelli, parte da Jean Paul Belmondo, che per 9 anni fu il suo compagno, il ricordo dell'icona sexy degli anni '70.

«Fu anche una partner di grande qualità, che tutti apprezzavano sui set. Di lei voglio conservare solo questi meravigliosi ricordi», aggiunge Belmondo. «Un fenomeno di bellezza, di freschezza, di genuinità - nel ricordo di Pippo Baudo - Veniva da un'attività sportiva, perché si era diplomata all'Isef. Da lì è partita pian pianino e poi era diventata un'icona sexy. Qualche anno fa l'ho sentita al telefono, mi invitò a recitare con lei il rosario. Da questo fatto mi accorsi che non viveva un momento psicologico tranquillo».



«Non ci ha fatto non rispettare i dieci comandamenti - è il ricordo del fotografo dei vip Rino Barillari - la Antonelli piaceva a tutti».



Un pensiero alla bella attrice è arrivato anche da Matteo Salvini: «Grande Laura! Ha fatto sognare tutti...», ha dichiarato ai microfoni di Radio Padania. Cordoglio è arrivato anche dal ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini. «Attrice di rara bellezza e di grande bravura del cinema italiano. Tante le sue interpretazioni di successo che nel corso della sua ricca carriera le hanno reso importanti riconoscimenti», ha dichiarato.



Il ricordo di Laura scorre anche sul web, ma su Twitter è l'amarezza a farla da padrona: «Ricordarsi di lei solo oggi fa tristezza... la colpa è anche mia», "cinguetta" Rossella Brescia. Un pensiero condiviso da molti sui social: «In 20 anni di povertà nessuno l'ha pensata», scrive qualcuno; «Sognata da tutti, dimenticata da molti», fa eco qualcun altro. Tutti però ricordano la sua sensualità e la bellezza dei tempi d'oro. «Da malizia a mestizia», è il leitmotiv che sembra più giusto.

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