- COCO di Lee Unkrich. Una delle firme storiche della Pixar porta a termine dopo sei anni di gestazione il suo nuovo progetto che segna inequivocabilmente un ritorno ideale nel mondo della casa madre Disney. Ambientato in un colorato Messico che ricorda 'I tre caballeros', situato durante la festa canora del Dia de lo Muertos, il film racconta dell'irrefrenabile passione del piccolo Coco per la musica della chitarra; passione vietata in casa da un'antica maledizione lanciata da nonna Imelda. Coco contravviene al divieto e finisce davvero nel mondo fantastico e parallelo dei morti. Che hanno però a disposizione una città meravigliosa e ordinata, molti scheletri cortesi e sorprendenti amici.
- NAPOLI VELATA di Ferzan Ozpetek.
Con Alessandro Borghi, Giovanna Mezzogiorno, Peppe Barra, Lisa Sastri, Maria Pia Calzone, Isabella Ferrari. Con scelta mutuata da Hitchcock, anche Ozpetek ha deciso che il suo esordio nel genere thriller deve mantenere il segreto sulla trama fino a quando lo spettatore entri in sala. Così è moralmente vietato dire di più sul misterioso assassinio e sulla torbida mente omicida che insidia la protagonista fin dalle prime battute del racconto, mentre è lecito anticipare che in una Napoli pagana e cattolica, ombrosa e notturna, magica e inquietante, la donna si perderà in un'attrazione sensuale e passionale che credeva di aver dimenticato. Intorno a lei un coro di presenze femminili che il regista usa per declinare le infinite e insondabili - per lui - verità della donna.
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