Capodanno al cinema con film d'autore: escono Albanese-Cortellesi, Coco e Ozpetek

Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi in "Napoli velata" di Ozpetek
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Mercoledì 27 Dicembre 2017, 20:12
Preceduto dal musical-ritratto di Hugh Hackman The greatest showmandiretto da Michael Gracey e in sala dal giorno di Natale, un terzetto di film popolari ma di qualità garantisce ricambio a padri e figli cinefili per la fine d'anno. - COME UN GATTO IN TANGENZIALE di Riccardo Milani con Antonio Albanese, Paola Cortellesi, Sonia Bergamasco e Claudio Amendola. Giunto alla quinta collaborazione con sua moglie (che firma anche la sceneggiatura) Riccardo Milani prosegue nella sua ironica radiografia della coppia come cartina al tornasole delle trasformazioni sociali italiane. Così questa volta lui è un intellettuale snob e cinefilo, che lavora nelle istituzioni, crede al diritto e alla parità (basta che altri non invadano il suo territorio), va in vacanza a Capalbio e sogna un futuro da manager per la figlia. Lei vive in periferia, deve difendere sè stessa e il figlio da un marito che entra ed esce dalla galera, va in vacanza a Coccia di Morto. Determinati a evitare che i figli si fidanzino davvero, i genitori finiranno l'uno nelle braccia dell'altra.

- COCO di Lee Unkrich. Una delle firme storiche della Pixar porta a termine dopo sei anni di gestazione il suo nuovo progetto che segna inequivocabilmente un ritorno ideale nel mondo della casa madre Disney. Ambientato in un colorato Messico che ricorda 'I tre caballeros', situato durante la festa canora del Dia de lo Muertos, il film racconta dell'irrefrenabile passione del piccolo Coco per la musica della chitarra; passione vietata in casa da un'antica maledizione lanciata da nonna Imelda. Coco contravviene al divieto e finisce davvero nel mondo fantastico e parallelo dei morti. Che hanno però a disposizione una città meravigliosa e ordinata, molti scheletri cortesi e sorprendenti amici.

- NAPOLI VELATA di Ferzan Ozpetek.
Con Alessandro Borghi, Giovanna Mezzogiorno, Peppe Barra, Lisa Sastri, Maria Pia Calzone, Isabella Ferrari. Con scelta mutuata da Hitchcock, anche Ozpetek ha deciso che il suo esordio nel genere thriller deve mantenere il segreto sulla trama fino a quando lo spettatore entri in sala. Così è moralmente vietato dire di più sul misterioso assassinio e sulla torbida mente omicida che insidia la protagonista fin dalle prime battute del racconto, mentre è lecito anticipare che in una Napoli pagana e cattolica, ombrosa e notturna, magica e inquietante, la donna si perderà in un'attrazione sensuale e passionale che credeva di aver dimenticato. Intorno a lei un coro di presenze femminili che il regista usa per declinare le infinite e insondabili - per lui - verità della donna.
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