Elezioni, Berlusconi: «Se vinciamo in tre regioni Renzi deve dimettersi»

Elezioni, Berlusconi: «Se vinciamo in tre regioni Renzi deve dimettersi»
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Mercoledì 27 Maggio 2015, 13:24
«Non c'è un futuro per il nostro Paese con questa sinistra. Vedo un futuro solo se i moderati potranno trasformarsi da maggioranza numerica in una maggioranza politica organizzata che abbia senso di sè e consapevolezza di svolgere un ruolo importante». Silvio Berlusconi è intervenuto così a Padova per la campagna elettorale per le Regionali.



«Questo il progetto che, dopo la pausa imposta, mi ha fatto tornare in campo in questa campagna elettorale. Questo e un sogno, un progetto, l'unico che noi vediamo per un futuro positivo per il nostro Paese». Un progetto di aggregazione dei moderati che, ha ricordato Berlusconi, è aperto anche agli elettori della Lega. «È prevista anche la Lega - ha aggiunto - in questa grande coalizione perchè stando fuori non si fa altro che favorire la sinistra. A poco a poco tutti capiranno che questo è il progetto vincente».



«Se il centrodestra vincerà in tre regioni - che sono Veneto, Campania e Liguria», ha tuonato Berlusconi, «Renzi dovrà dimettersi da premier. Ho la speranza che possa ripetersi il miracolo del 2000, quando partivamo svantaggiati, ma vincemmo e D'Alema, che come Renzi era andato a palazzo Chigi attraverso giochi di palazzo, dovette dimettersi».



Berlusconi ha poi risposto al premier Matteo Renzi, che ieri ha detto che Forza Italia ha lasciato solo macerie: «Se si tratta di macerie loro devono spalare di più». Berlusconi ha ricordato che dal 1994 ad oggi «siamo stati al governo 9 anni e la sinistra per 12» e «noi abbiamo fatto cose veramente importanti, senza mettere mai le mani nelle tasche degli italiani al contrario della sinistra. Abbiamo avuto un gran riguardo degli anziani. Dentro il nostro programma futuro c'è un ulteriore aumento delle pensioni a 1000 euro al mese. Abbiamo abolito l'Ici», ha sottolineato, parlando di una tassa ingiusta «che è imposta su un patrimonio che è il risultato di una vita di lavoro».



«La politica del futuro dovrebbe essere fatta da persone, non da politici di mestiere e per portare a casa ogni mese uno stipendio», ha quindi concluso il leader di Fi, «Tutti quelli che ci hanno lasciato hanno dato vita a piccoli partiti che purtroppo sono veramente un disastro per chi è al governo se deve usare questi per avere la maggioranza. Gli italiani non hanno ancora imparato a votare e i piccoli partiti, nella maggioranza dei casi, guardano al loro personale interesse che si identifica purtroppo con le ambizioni politiche dei loro piccoli leader che traggono molte convenienze e posti di potere ma non hanno mai consentito che si modernizzasse il nostro paese».
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