Poi c’è la passerella, dove il record spetta alla modella Agnes Deyn caduta due volte di seguito dai tacchi e, infine, determinata a concludere scalza la sfilata. Dalla passerella terrena a quella dei sogni: l’episodio di Sex and the City in cui Carrie si presta a fare la modella, capitombola e riflette sul senso della vita. «L’importante è rialzarsi», sentenzia. Manolo Blanhik, Jimmy Choo, Christian Louboutin, rappresentano nell’immaginario femminile delle ultime generazioni, la fabbrica della seduzione. Indossare un paio delle loro scarpe impossibili dà sicurezza interiore laddove vige la confusione assoluta tra il concetto di benessere e quello di appartenenza. Già, perché basta riuscire a stare in equilibrio su 12 centimetri per guadagnarsi consensi e rispetto. Ma a che prezzo? In rete abbondano i blog di consigli, sfoghi, richieste di aiuto.
«Ho 18 anni e vorrei imparare a portare i tacchi alti. Ragazze, ditemi come si fa!» scrive Clementina. E le risposte descrivono una sorprendente accettazione della sofferenza fisica. «Io mi sono abituata portando per casa tacchi 7, poi 8, e così via fino a 12, però non so dove mettere il peso, quando cammino», è una delle risposte. C’è chi consiglia un “calzettino di velluto” per abituarsi, chi si dispera per il primo tentativo fallito come Lillipinky che dopo la serata con scarpe a punta e tacco 9 non riusciva più a poggiare i piedi a terra dal dolore. Ma il prezzo da pagare non è solo quello, basta andare in un pronto soccorso di ortopedia per credere. Lì arrivano donne e ragazze dai piedi dolenti, destinate per giorni all’immobilità per aver creduto di poter camminare sulle nuvole.
«E questo è niente - spiega Andrea Piccioli, segretario della società italiana di ortopedia - per chi indossa tacchi alti a lungo, i danni si vedranno col tempo. Vanno dai dolori al metatarso all’alluce valgo, alle capsuliti. Fastidiosissime sono le irritazioni degli ossicini sotto l’alluce, così come il neuroma di Morton, sindrome caratterizzata da un acutissimo dolore alla pianta del piede. Poi ci sono le problematiche posturali: quando si cade da tacchi così alti si frattura facilmente il quinto metatarso, oppure il collo del piede. Infine, i danni alla colonna per colpa dell’andatura innaturale, come la lordosi e la contrattura delle vertebre». A questo punto non resta che scegliere: stare immobili nell’Olimpo o scendere dai coturni e toccare di nuovo Terra.
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