Il piccolo Danny 30 anni dopo: dal triciclo
di Shining ad allevatore di maiali nell'Illinois

Il piccolo Danny 30 anni dopo: dal triciclo di Shining ad allevatore di maiali nell'Illinois
di Federico Tagliacozzo
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Lunedì 7 Ottobre 2013, 17:31 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 10:55

Che fine ha fatto il piccolo attore che impersonava il figlio di cinque anni di Jack Nicholson in Shining, film classico del genere horror uscito nel 1980? Oggi lavora in una fattoria di maiali nell’Illinois. Per trent’anni i fans si sono posti questa domanda.

Oggi, in occasione dell’uscita nelle librerie degli Stati Uniti di Doctor Sleep, sequel di Shining, scritto da Stephen King, Dan Lloyd, che nel 1980 impersonava il piccolo Danny Torrence, ha raccontato al Daily News come è stata la sua vita lontana dalla scene e dagli occhi dei cultori del film: «Cosa devo dire, vivo una vita assolutamente normale – spiega nella prima intervista dall'epoca in cui aveva recitato nel film – ho sei figli e nessun rimpianto. Ovviamente quando esco nessuno mi riconosce». Tanti anni fa ha lasciato le luci di Hollywood per la vita semplice della campagna. Dopo il successo di Shining, Lloyd aveva recitato solo per una piccola parte, dopodiché era sparito. Secondo alcuni fans aveva voluto nascondersi dal mondo, secondo altri aveva finito con l’odiare il film che lo aveva reso famoso perché aveva rovinato la sua vita di bambino.

La realtà è diversa: «Dopo Shining volevo continuare la carriera di attore – dichiara - ma i miei ripetuti tentativi sono andati male.

Ho provato fino a quando avevo 14 anni ed ero al liceo. Ma visto i ripetuti fallimenti ho finito col rinunciare. Sono orgoglioso di aver partecipato a quel film. Non è stata un’esperienza negativa. È stato qualcosa di bello che non si è ripetuto, e così sono tornato ad essere un bambino come tanti altri». Dopo gli studi ha lavorato come commesso nella catena di negozi al dettaglio Wal-Mart, poi come insegnante di scienze in un college di provincia, e infine come allevatore di maiali in una fattoria. «Una vita da star di Hollywood probabilmente non avrebbe fatto per me – ha poi detto sorridendo – Sono felice di essere un uomo del midwest. È qui che mi sento pienamente a mio agio».

I suoi ricordi preferiti sono le scorpacciate di panini al burro di arachidi tra una scena e l’altra, i giochi con le bimbe gemelle che nel film impersonavano due fantasmi, e ovviamente scorrazzare sul triciclo per i corridoi dell’hotel. L’ex attore ha inoltre raccontato di essere stato presente mentre veniva girata la famosa scena in cui un Nicholson impazzito faceva a pezzi una porta con un’ascia: «Quella fu una prova magistrale, divenuta poi un’icona. Ricordo che nelle pause di quella scena il grande attore si era messo a saltellare di fronte a me con l’ascia facendo finta di essere un indiano. Evidentemente voleva in un certo senso rompere quel clima tetro».

Lloyd ha visto per la prima volta il film quando aveva 16 anni ma senza esserne spaventato: «Non provai paura non perché fossi un patito di film horror ma per il semplice motivo che ricordavo le scene mentre erano girate». La storia di Doctor Sleep, il sequel di Shining, inizia con un Danny Torrance di mezz’età, proprio come Lloyd. L’adattazione sullo schermo del nuovo capitolo potrebbe vedere un suo ritorno sulle scene: «Di sicuro mi spetta come minimo un cameo. La cosa sarebbe sicuramente divertente».

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