Brunetta sposa di notte la sua Titti
per evitare le contestazioni dei precari

La protesta a Ravello (foto Ciro Fusco - Ansa)
4 Minuti di Lettura
Domenica 10 Luglio 2011, 18:02 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 18:28

ROMA - Allarmati dalle annunciate contestazioni dei precari, il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta e la sua Titti Giovannoni si sono sposati nottetempo. Il fatidico sì è stato anticipato e anziché alle 19,30 di oggi, Brunetta e Tommasa Giovannoni si sono uniti in matrimonio cinque minuti dopo la mezzanotte, sempre a Villa Rufolo di Ravello.

La notizia, tenuta accuratamente nascosta anche a molti degli invitati, si è appresa soltanto in serata, dopo che era stato ufficializzato che il ministro non sarebbe mai arrivato a Villa Rufolo per le 19,30. «Una scelta - ha spiegato Brunetta ai suoi invitati - di cui mi sono convinto mettendo insieme l'amore per Titti e l'amore che nutro per Ravello».

Al matrimonio, celebrato nella Sala d'Attesa di Villa Rufolo, hanno preso parte i testimoni, (il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto e il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi per lui, due amiche di vecchia data per la sposa), i parenti più stretti e Secondo Amalfitano, ex sindaco della cittadina, che ha celebrato il rito.

Il cambio di programma era stato deciso già l'altro ieri quando era chiaro che ci sarebbe stata la presenza di un nutrito numero di contestatori. Stasera è iniziato il ricevimento, come da programma, all'hotel Caruso. Tra i presenti i ministri Galan, Alfano, Meloni, Carfagna, e il presidente del Senato Renato Schifani.

I precari: cori contro il ministro. Al grido di "Cretino, cretino" e "Fuori la mafia dallo stato" una rumorosa rappresentanza di precari, circa una cinquantina, aderenti ai Cobas e provenienti da Napoli e Salerno hanno raggiunto nel primo pomeriggio Villa Rufolo. I manifestanti, tutti vestiti di arancione con indosso magliette con le scritte "Indignati" e "Jatevenne" (in napoletano andatevene) hanno fatto ingresso nella piazza del Duomo urlando cori di scherno nei confronti del ministro tra cui uno che recita «Siamo l'Italia peggiore, abbiamo un sogno nel cuore, Brunetta a San Vittore».

Numerosi anche gli striscioni sui quali c'è scritto "Brunetta fannullone" e "L'Italia peggiore siete voi". I manifestanti, guardati a vista dalla polizia, esponevano bandiere rosse dei Cobas e armati di megafono hanno tenuto un comizio per spiegare le ragioni della loro protesta.

La protesta di poliziotti e cassintegrati. Anche una quindicina di poliziotti aderenti al sindacato Coisp hanno fatto il loro ingresso nella piazza del Duomo. I poliziotti, una delegazione campana, hanno esposto tra i tavolini dei bar della piazza, tre sagome a grandezza naturale che riproducono poliziotti in divisa accoltellati con la scritta «ci hanno pugnalato alle spalle» e protestano contro i tagli al settore. «Questo governo - ha detto il segretario regionale del Coisp, Giuseppe Raimondi - continua a pugnalarci alle spalle con i continui tagli orizzontali che apporta con evidenti danni per la sicurezza dei cittadini. Facciamo gli auguri al nostro ministro in particolare perchè si mostri più sensibile nei confronti delle forze dell'ordine. Il nostro stipendio di 1.200 euro è troppo basso per subire ulteriori tagli. Noi non gli diamo del cretino come ha fatto qualcun altro, ma gli chiediamo di essere più sensibile nei nostri confronti».

Con i poliziotti hanno portato la loro protesta in piazza anche alcuni cassintegrati della Irisbus, azienda del gruppo Fiat-Iveco con sede in Flumeri (Avellino) dove a causa dell'avvenuta cessione dell'azienda ci sono 700 posti di lavoro a rischio. La piazza è stata transennata e i manifestanti sono tenuti a distanza di una cinquantina di metri da Villa Rufolo dove è previsto l'arrivo degli sposi e dei numerosi ospiti e invitati vip.

Botta e risposta tra i precari dei Cobas e il presidente della Provincia di Salerno, il deputato del Pdl, Edmondo Cirielli. Cirielli stava attraversando la piazza prima della cerimonia quando è stato raggiunto dalle invettive di un precario che lo ha invitato ad andarsene e ha risposto con un gesto eloquente suscitando la reazione anche di tutti gli altri manifestanti che a quel punto hanno urlato contro di lui. L'episodio non ha avuto altre conseguenze. Cirielli ha lasciato la piazza per imboccare una strada adiacente.