La National Academy of Sciences, negli Stati Uniti, in collaborazione con il Dipartimento di Anatomia all'università del Missouri, ha tratto conclusioni importanti dalla scoperta, rendendo pubblico che dall'analisi del fossile è stato possibile individuare la presenza del processo stiloideo tra la mano ed il polso. Proprio la presenza di questa porzione ossea è una caratteristica comune all'homo sapiens, all'uomo di Neanderthal e ad alcuni ominidi, ma non all'homo erectus, e permette di maneggiare strumenti complessi.
Fino ad oggi si credeva che l'homo erectus fosse in grado di fabbricare e maneggiare solo strumenti molto rudimentali, ma gli scienziati sono certi: «Quei resti risalgono a circa 1,4 milioni di anni fa, sono di un homo erectus e indicano chiaramente che anche loro sapevano maneggiare con precisione gli oggetti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA