Montecitorio a Porte Aperte, Boldrini: «Uscire dai palazzi e andare dove c'è bisogno»

Montecitorio a Porte Aperte, Boldrini: «Uscire dai palazzi e andare dove c'è bisogno»
3 Minuti di Lettura
Domenica 3 Aprile 2016, 17:03 - Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 16:43

«Ogni prima domenica del mese cambio mestiere e divento una guida turistica mentre gli altri fine settimana vado in giro per il Paese. Lo faccio perchè credo che sia giusto uscire dal Palazzo, andare dove c'è bisogno. Il Paese ha bisogno di fiducia». Così la presidente della Camera Laura Boldrini si rivolge all'aula di Montecitorio che per una volta non ospita i deputati ma le persone che hanno deciso di prendere parte all'iniziativa Montecitorio a porte aperte, un evento che come ha ricordato la stessa presidente ha visto fino ad ora la partecipazione di 880.mila persone. La presidente della Camera ha partecipato prima al concerto della banda della Guardia di Finanza in piazza Montecitorio e poi si è recata nell'emiciclo dove ha illustrato ai presenti il lavoro che quotidianamente si fa in Aula.

La Boldrini ha spiegato dove si siedono i ministri, il presidente del Consiglio e ha sottolineato come spesso dentro la Camera ci siano poche persone perchè impegnate nelle 14 commissioni permanenti: «Lo so che quando vedete quelle immagini pensate subito che qui non si lavora, che ci sono assenteisti. Ma - precisa - molto spesso quando è poco frequentata si lavora in altre sedi come appunto nelle commissioni». La presidente ha poi ribadito come il ruolo della politica sia quello di «trovare una sintesi. Non si tratta di un inciucio ma di fare mediazione». Nel corso del suo intervento Boldrini ha ricordato anche gli anni bui del fascismo, ha indicato dove sedeva Matteotti «ucciso perchè denuncio quello che stava avvenendo», ecco perchè avverte «non bisogna delegittimare un luogo che rappresenta la nostra democrazia». La visita è proseguita nella galleria dei presidenti dove la Boldrini ha invitato i presenti ad usare i computer presenti e partecipare alla consultazione on line sull'Europa. Un questionario composto da sette domande elaborate dall'Istat: «Abbiamo bisogno di più Europa e non di meno Europa. Un'Europa vicina ai bisogni delle persone, un'Europa federale che porti alla costituzione degli Stati uniti d'Europa».

Tra i visitatori di oggi c'era anche Sara. La diciassettenne di Macerata oggi ha così partecipato al cambiamento dell’Europa. Lo ha fatto rispondendo alle sette domande della Consultazione pubblica su ‘Lo stato e le prospettive dell’Ue’ on line sul sito della Camera. 

Consultazione online sul'Europa

La diciassettenne di Macerata, infatti, a Roma per partecipare a Montecitorio a Porte Aperte, dopo avere fatto la visita al palazzo ha voluto sedersi ad uno dei computer messi a disposizione dalla Predisente Boldrini e alla domanda sui benefici che l’Unione Europea ha assicurato ai suoi cittadini ha risposto senza esitazione l’Erasmus. Le sue opinioni, come quelle di tutti coloro che stanno prendendo parte alla consultazione attiva fino a maggio, saranno portate all’attenzione dei vertici delle istituzioni europee. Quindi, se vogliamo veramente cambiare le cose è importante che ognuno faccia la propria parte. Esprimete le vostre idee attraverso il link civici.eu/camera

© RIPRODUZIONE RISERVATA