Birra, l'offerta da sogno: 11 mila euro al mese per trovare la migliore artigianale del mondo

Birra da passione a lavoro
di Luisa Mosello
3 Minuti di Lettura
Giovedì 24 Marzo 2016, 18:49

Giri il mondo, bevi birra a volontà e vieni pagato a peso, anzi a pinta d’oro. Ben 12 mila dollari, ovvero circa 11 mila euro al mese. Non è uno scherzo, né un anticipo di pesce d’aprile, ma un’offerta di lavoro in piena regola. Arriva da una catena di birra artigianale americana la World of Beer che ha sede in Florida con una serie di taverne dedicate alla bevanda dorata per eccellenza. Che in questo caso diventerebbe davvero di platino per i fortunati che riusciranno a ottenere l’ambito posto e saranno solo tre. La proposta infatti riguarda la ricerca di un trio di stagisti, età minima 21 anni con permesso di lavoro negli Usa, curiosi e interessati ai segreti del boccale d’autore. Non c’è molto tempo per tentare di conquistare questo posto in gran “fermento”. Le candidature da tutto il mondo, infatti, dovranno essere presentate entro sabato 26 marzo.

Occorre  inviare un breve curriculum vitae corredato di un breve video di un minuto in cui si racconta il proprio rapporto con la  bionda da sorseggiare, cosa rappresenta, che posto ha nella sua vita quotidiana (tutte le informazioni su https://worldofbeer.com). Gli aspiranti maestri-assaggiatori dovranno passare la prossima estate, da giugno a settembre, a caccia di fabbriche di birra in giro per gli States e dintorni e degustare i vari tipi, frequentare festival, raduni e incontri a tema, insomma scoprire tutto quanto c’è da sapere e da bere. E poi comunicarlo in un blog ad hoc e sui social network. Obiettivo finale: individuare la migliore birra artigianale del pianeta.

Il bando è chiaro (o scuro a seconda dei gusti birrofili): «Ti invieremo per la strada e in tutto il mondo per trovare le migliori storie sulla birra, il tuo compito sarà quello di documentare il viaggio, attraverso video, foto, post su Facebook, tweet, racconti sul blog e tutto ciò che possa aiutare a descrivere l'esperienza vissuta».
Chi, magari per le vacanze di Pasqua, è in zona può anche presentarsi di persona in uno dei locali americani della catena e tentare di convincere in diretta i possibili datori di lavoro della propria “bontà” di dipendente appassionato.
Nello stipendio saranno compresi i trasferimenti, l’alloggio e tutto quanto fa viaggio on the road. Non resta che dire in “boccale” al lupo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA