Vacanze con la famiglia per Susan Sarandon: «I love Roma»

Vacanze con la famiglia per Susan Sarandon: «I love Roma»
di Alessandro Di Liegro
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Mercoledì 6 Settembre 2017, 16:24 - Ultimo aggiornamento: 16:59

A Roma è di casa proprio perché, per alcuni anni, Roma è stata la sua casa. Susan Sarandon, reduce dalla vittoria del premio Kinéo al Festival del Cinema di Venezia, è rientrata per alcuni giorni nella Caput Mundi insieme ai suoi due figli, Miles e Jack Henry - avuti con l'ex compagno Tim Robbins - accompagnati dall'amica e chapeiron d'eccezione Tiziana Rocca, costretta dalla Sarandon a un vero e proprio tour de force in giro per la città. L'occasione era quella di riportare i figli in Italia e a Roma per far vedere loro i luoghi dove la madre ha vissuto, visitare i piccoli negozi artigianali, respirare la magica atmosfera della Città Eterna.
 

 


La prima giornata romana della pluripremiata attrice statunitense - che resterà nella Capitale fino a sabato, dopo aver presenziato al concerto di Andrea Bocelli al Colosseo per la Celebrity Fight Night il giorno prima - è trascorsa fra shopping e cultura, con una puntata in Centro per gli acquisti fra via Condotti, via della Croce, piazza di Spagna e via del Corso.

In una Roma ancora rilassata, in una giornata che più solare non si può, Susan Sarandon e figli si sono concessi una passeggiata nelle stradine del Centro concedendosi ai selfie con chi, fra turisti e cittadini, riconoscevano l'attrice per strada o nei negozi.
Il gruppetto familiare si è poi spostato verso Campo de' Fiori, per un pranzo a base di pesce, per poi muovere verso piazza Navona per un gelato. Capelli rossi al vento, camicia bianca e pantaloni a scacchi bianchi e neri, Sarandon ha fatto da cicerone ai figli - entrambi in tenuta sportiva Miles in nero e Jack Henry in bianco - per le strade della sua giovinezza, prima di recarsi al Museo Maxxi, per una visita guidata all'interno della struttra di Zaha Hadid. A cena, però, Sarandon e figli hanno espresso un solo, grande desiderio: «Una pasta cacio e pepe».
 

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