Tra i memorabilia dell’artista statunitense morto a Memphis il 16 agosto del 1977, l’elemento più prestigioso è proprio il pulmino acquistato da Elvis nel 1976 per la sua band di supporto, la “TCB Band” appunto. Presley lo guidava personalmente e lo fece adornare, dentro e all’esterno, con la scritta “Taking Care of Business”, uno dei suoi motti preferiti. Chi acquisterà il bus, il cui interno si compone di nove cuccette e dodici posti a sedere, si porterà a casa anche le copie dell’assegno originale di 25mila dollari con cui il cantante, che quest’anno avrebbe compiuto ottant’anni, se lo accaparrò quasi quattro decenni fa. L’attuale valore del mezzo è stato stimato tra i 100 e i 200mila dollari.
Tra gli altri pezzi della vendita, inoltre, non si può non citare la Stutz Blackhawk del 1971, il secondo modello in assoluto uscito fuori quell’anno dalla ex fabbrica di automobili di lusso di Indianapolis, che Elvis fece sua in un giorno di settembre. La vettura, che disponeva del migliore impianto audio dell’epoca, fu consegnata a Presley nella sua casa di Beverly Hills. Da non farsi sfuggire, poi, la maglietta indossata dall’artista nella sua prima performance live - costo tra i 25 e i 35mila dollari -, le quattro pagine dell’accordo firmato l’8 settembre del 1955 con l’”International Broadcasting Association”, - vi apposero il loro autografo anche i genitori di Elvis - il secondo in assoluto per una sua esibizione - valore tra i 30 e i 50mila dollari -, la collanina con la scritta “TLC” - (Tender Loving Care) - che Presley donò alla sua tata Letetia Henley Kirk - con prezzo oscillante tra gli 8 e i 10mila dollari - e, tra le tante curiosità del quotidiano, un barattolino di medicinali - da 3 milioni massimo - datato 1974. Per chi avesse del denaro da spendere, insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta.