Maurizia Paradiso choc: «Costretta a prostituirmi. Non prendo più i farmaci per protesta»

Maurizia Paradiso
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Sabato 4 Marzo 2017, 18:27 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 10:35

«Sono stata sfruttata, umiliata, indotta alla prostituzione e non pagata». Queste sono le parole choc di Maurizia Paradiso, la trans che da mesi sta portando avanti la sua lotta contro la leucemia. Intervistata dalla rivista Gay.it la donna ha ammesso di aver subito brutte violenze in un noto locale vicino Brescia, un night per scambisti.

«Io ho una dignità e per colpa sua sono stata costretta a prostituirmi. Io sono malata di leucemia e guardi cosa sono costretta a fare a sessantadue anni. (…) Sono stata cacciata, non pagata e trattata come una disgraziata. Mi hanno persino frustata». Maurizia ha confessato di essere stata umiliata. Costretta a scolgere anche lavori di vario genere, dopo essere stata truffata da un amico e ridotta senza soldi, la Paradiso ha raccontato il dramma anche delle ingiustizie subite.


Per protesta così Maurizia ha deciso di interrompere le cure: «Sto facendo lo sciopero dei farmaci da tre giorni. Io non mi curerò più. Ora sto andando in ospedale, al San Gerardo di Monza in via Pergolesi, ad informare tutti i medici che mi hanno seguita negli ultimi anni. Ieri avevo la minima a 180. Sto impazzendo. Oggi avrei dovuto fare una TAC, ma non la farò». Così è convinta che qualcuno ascolterà il suo appello.

«Perché Pannella sì, ed io no? Ho smesso di prenderli, in primis, per il terrorismo psicologico che ho ricevuto. Io, oggi, non ho più una lira. Non ho soldi. Non ho nulla. Sono sola al mondo. Chi ci pensa a me? Dove mangerò? Morire di fame o morire perché non assumo farmaci non le sembra la stessa cosa?». Poi si dice convinta della sua vittoria, dopo aver visto la morte in faccia nulla più la spaventa.

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